Introduzione
Questa pagina racconta il terzo dei 4 giorni passati a Kyoto, con la visita al padiglione d'oro Kinkaku-ji, a Ryōan-ji e Kiyomizu-dera per l'alba ed il tramonto. Tutte le informazioni per visitare la città le ho inserite nel diario principale, di seguito tutti i link:
- Diario di viaggio a Kyoto, tutto le info sulla città
- 1° Giorno: Tour di Kyoto in bicicletta
- 2° Giorno: Arashiyama, Fushimi Inari Taisha e Gion
- 3° Giorno: Il padiglione d'oro e Kiyomizu-dera (questa pagina)
- 4° Giorno: Trekking sul monte Inari, Nishiki market e Higashiyama
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Mappa
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Informazioni utili
Raggiungere il padiglione d'oro Kinkaku-ji
Kinkaku-ji può essere raggiunto direttamente dalla Kyoto station tramite i Kyoto City Bus numero 101 o 205, il viaggio dura 40 minuti e costa 230¥. In alternativa consiglio di utilizzare la bicicletta come ho fatto io, il tempo impiegato è piu o meno lo stesso ma si ha una maggiore flessibilità e indipendendenza. Volendo è possibile continuare il tour in bicicletta fino ad Arashiyama e poi tornare.
Raggiungere Kiyomizu-dera
Kiyomizu-dera può essere raggiunto dalla stazione centrale prendendo i bus 100 o 206, il viaggio dura 15 minuti e costa 230¥, bisogna scendere alla fermata Gojo-zaka o Kiyomizu-michi e poi continuare a piedi per circa 10 minuti.
Vale il discorso espresso in precedenza riguardo alla bicicletta, oppure consiglio di andarci a piedi da Gion passando per le bellissime Nene-no-Michi, Ninen-zaka e Sannen-zaka.
Diario
Ninen-zaka, Sannen-zaka e Kiyomizu-dera all'alba
Mi sveglio alle 6 e decido di andare da solo a fare qualche fotografia alla zona attorno a Kiyomizu-dera, che raggiungo con una passeggiata di circa 20 minuti (3km) dall'appartamento.
Rispetto al primo giorno è un altro mondo, l'area è completamente deserta ed è possibile ammirare le persone intente nella loro vita di tutti i giorni: chi consegna la merce, chi pulisce la strada fuori dal negozio, i bambini che vanno a scuola da soli con lo zaino in spalla.
Scatto qualche fotografia a Sannen-Zaka, Ninen-Zaka e alla bella pagoda del tempio Hokan-ji, che offrono molti spunti fotografici interessanti.
Pago l'ingresso ed entro nel complesso buddista Kiyomizu-dera, fra i più celebri di tutto il Giappone. E' fra i monumenti piu antichi della città, considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO ed è anche uno dei finalisti per le sette meraviglie del mondo moderno.
Il nome deriva dalla cascata presente all'interno del complesso, che scorre dalla colline vicine, Kiyomizu significa "acqua pulita", o "acqua pura". Per la sua costruzione non è stato usato un singolo chiodo, il che rende ancora più affascinante la sua struttura.
Kinkaku-ji e Ryōan-ji
Mi incammino verso l'appartamento dove c'è mia moglie che mi aspetta per continuare il tour attraverso la città. Noleggiamo le biciclette al solito posto e partiamo in direzione di Kinkaku-ji, o tempio del padiglione d'oro; siccome è il secondo giorno di noleggio abbiamo diritto a un piccolo sconto di 200¥.
La strada che porta nella zona nord di Kyoto è leggermente in salita e quindi facciamo più fatica rispetto agli altri giorni, arriviamo con calma a destinazione dopo circa 40 minuti di viaggio.
Facciamo una piccola coda per i biglietti ed entriamo nel parco dove si può ammirare da subito il padiglione, i due piani superiori sono interamente ricoperti di foglie d'oro. Una gran folla è accalcata nel punto di osservazione, per immortalare la particolare struttura dell'edificio: ogni piano è realizzato con un'architettura diversa dagli altri.
Un percorso ad anello permette di visitare i giardini del tempio e ritornare al parcheggio.
Kinkaku-ji di profilo
Riprendiamo la bici e partiamo in direzione del vicino tempio Ryōan-ji, che è il sito del più famoso giardino di pietra giapponese, che attira centinaia di visitatori ogni giorno.
Visitiamo il bellissimo parco ed entriamo nella struttura principale, dove è necessario togliersi le scarpe e disporle nell'apposita grata, quindi ci rilassiamo al sole seduti sul patio in legno del tempio ad ammirare il panorama.
Una caratteristica interessante del disegno del giardino è che da qualsiasi punto di vista almeno una delle 15 rocce è sempre nascosta all'osservatore.
Torniamo verso il centro città passando da alcune strade secondarie, fra zone residenziali ed edifici scolastici; sono finite le lezioni e c'è un addetto ad ogni incrocio che controlla il traffico, ne avrò contati almeno 10.
Ci fermiamo ad un negozio che vende birra artigianale giapponese, me l'ero segnato prima di partire: Yamaoka Liquor Store, avrà piu di un centinaio di etichette diverse. Alcuni birrifici artigianali giapponesi sono abbastanza famosi, come Hitachino e Baird, noti per la qualità e originalità delle loro birre; compro quattro bottiglie, le infilo nello zaino e ripartiamo in direzione dell'appartamento.
Lungo la strada noto una via molto caratteristica piena di negozi, protetta da una copertura semitrasparente, la percorriamo e ci fermiamo a prendere un paio di panini ad una bancarella. Purtroppo non ricordo di preciso dove fosse e non riesco a dare indicazioni a riguardo, se qualcuno la riconosce nella foto mi faccia un fischio!
Kiyomizu-dera al tramonto
Mia moglie decide di rimanere in camera a riposare, allora io ne approfitto per tornare nella zona del parco Maruyama e Kiyomizu-dera a fare qualche fotografia (si sono malato! ). Il luogo non delude ed offre alcuni scorci davvero unici, c'è ancora il suonatore di flauto che immortalo ai piedi del salice piangente.
Dopo il parco lascio la bicicletta al parcheggio del tempio Kōdai-ji e continuo a piedi scattando fotografie a raffica, fino ad arrivare al tempio Kiyomizu-dera che mi regala un tramonto spettacolare.
Torno da mia moglie e andiamo a riconsegnare le biciclette e poi ci beviamo un paio di birre fra quelle che avevo acquistato, la miyazaki al mandarino e la baird, niente male!
Gion la sera
Per cena torniamo a Gion e camminando fra le viuzze del quartiere ci imbattiamo in un ristorante che fa yakitori, affollatissimo, proviamo ad entrare. Il locale è una sorta di fast food che prepara principalmente yakitori, è abbastanza grande e frequentato da gente del posto soprattutto giovani. Fortunatamente c'è un tavolino libero quindi possiamo sederci subito, c'è il menu in inglese con fotografie e per chiamare la cameriera bisogna schiacciare il pulsante sul tavolo. Ordiniamo diverse volte ogni tipo di yakitori: carne con formaggio, pollo, maiale.. e per errore quello di "pelle di pollo", gommosa e davvero orribile!
Prima di andare a dormire facciamo un giretto al santuario di Yasaka, che la sera è illuminato da tante lanterne.
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