Reportage /

Giappone

VISITARE KYOTO IN BICICLETTA

di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2016-02-10

Introduzione

Questa pagina racconta il primo dei 4 giorni passati a Kyoto, un bellissimo tour attraverso la città in bicicletta. Tutte le informazioni per visitare Kyoto le ho inserite nel diario principale, di seguito tutti i link:

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Mappa

Kyoto mappa


Clicca qui per vedere la cartina in google maps, con il percorso fatto e i punti di interesse

Bicicletta

Kyoto è pressoché piatta quindi girare in bicicletta non è poi così faticoso. A mio avviso è il modo migliore per spostarsi, non c’è il rischio di rimanere bloccati nel traffico, non ci sono problemi di orari/coincidenze e si gira per la città senza troppi pensieri.
Ci sono diversi noleggi sparsi nelle varie zone del centro, sono disponibili anche biciclette pieghevoli, che si possono riporre nel bagagliaio dei taxi nel caso decidete di gettare la spugna!

Durante il soggiorno abbiamo noleggiato le biciclette 2 volte, siamo rimasti molto soddisfatti della scelta. Il costo del noleggio di una bici al giorno è stato di 1000¥ (circa 7€). Il nostro noleggiatore parlava perfettamente inglese e ci ha indicato sulla cartina quale percorsi seguire, cosa vedere e dove parcheggiare. A questo proposito bisogna fare molta attenzione a dove si lascia la bicicletta, altrimenti ci sono grosse probabilità che venga rimossa. Nei pressi delle principali attrazioni ci sono posteggi per le bici, spesso gratuiti ed alcune volte a pagamento. C'è un pass giornaliero che costa 300¥ e permette di parcheggiare nei pressi dei più famosi santuari.

Consigli per girare in bicicletta a Kyoto

  • Lungo le strade principali se non c'è la corsia ciclabile è necessario muoversi sui marciapiedi, per evitare di essere investiti dalle auto. E' importante andare piano e fare attenzione a non urtare i pedoni.
  • Scegli le viuzze secondarie , spesso conducono in luoghi meravigliosi. E' difficile perdersi perchè le strade della città sono impostate "a griglia".
  • Ogni tanto abbandona la bicicletta e fai una passeggiata, alcune vie sono affollate ed è più comodo muoversi a piedi.
  • Fai attenzione a dove parcheggi la tua bicicletta, fallo solo dove è consentito.

Dove noleggiare la bici a Kyoto

Il negozio che ho utilizzato io è il seguente:
Miyabiya bike rental website
Posizione in google maps

Ci sono altri noleggiatori nei pressi della stazione e vicino al Nishiki Market, ad esempio:
J-cycle su google maps
Kctp su google maps

Diario

Arrivo a Kyoto da Kanazawa

Sveglia alle 7, prepariamo le valigie e scendiamo nella hall dell'hotel a fare colazione, in modo da essere pronti per le 7.45. Il treno da prendere è il "ltd. exp thunderbird 10" che parte alle 8:05, non avendo prenotato i posti dobbiamo arrivare al binario quindici minuti prima, per metterci in coda alle carrozze con posti liberi.
E' sabato e c'è parecchia gente che si muove per il weekend, anche sul nostro binario ci sono già alcune persone in coda per prendere il treno. Dopo una breve attesa arriva puntuale il convoglio che in circa 2 ore ci porterà a Kyoto.
Arriviamo a destinazione attorno alle 10, la stazione è recente e alquanto futuristica, come il quartiere in cui è inserita ricco di grattacieli e palazzi moderni. Dove sarà la Kyoto che ho sempre sognato? Quella fatta di case in legno, templi e ragazze in kimono? Vedremo…
Ci incamminiamo verso il nostro affittacamere che dista circa 1km e lo raggiungiamo con una passeggiata di 15 minuti. Si trova in una zona residenziale piuttosto tranquilla, è stato ristrutturato di recente e dispone di reception aperta durante la giornata. Lasciamo le valigie nella hall, ritiriamo le chiavi e andiamo subito in direzione del noleggio biciclette, che dista circa 200 metri.
Il proprietario è molto gentile e parla benissimo inglese, ci spiega sulla cartina quale percorso fare e cosa vedere, in dotazione è fornita anche una bottiglietta d'acqua. Senza perdere tempo partiamo alla scoperta di Kyoto!

Kyoto in bici

Manual GPS pronto, si parte per il tour in bici


Il tempio Ginkaku-ji

Ci spostiamo sui marciapiedi facendo attenzione a non urtare i passanti, in molti si muovono in bicicletta quindi basta seguire la scia; lungo le strade principali ci sono le corsie per i ciclisti e ci si sposta più velocemente. Come da indicazioni imbocchiamo la ciclabile che costeggia il fiume Kamo (鴨川) in direzione nord, per raggiungere il tempio Jisho-ji (Ginkaku-ji Temple).
Il percorso è molto bello e parecchio frequentato dai giapponesi: c'è chi pratica attività sportive, chi disegna e chi si rilassa a leggere un libro.

ragazze giappone

Sulla strada prime di scendere alla ciclabile lungo il fiume

Prima di arrivare alla biforcazione del fiume ritorniamo sulla strada principale e andiamo ad est lungo la strada 101. Lasciamo la bici al parcheggio a pagamento acquistando il pass giornaliero, che potremo poi utilizzare anche in altri luoghi nel corso della giornata.
Proseguiamo a piedi per la strada in salita che porta all'ingresso del tempio, è molto caratteristica e ricca di negozi e ristoranti, essendo sabato c'è parecchio gente.
Veniamo fermati da 3 studentesse universitarie per un'intervista sul turismo a Kyoto e dintorni, rimangono meravigliate dal fatto che conosciamo Kanazawa e le sue principali attrazioni. Mentre compilo il questionario mi viene un dubbio sul nome del quartiere geisha, cerco di spiegarlo a loro in inglese ma con scarso risultato : "geisha house" (Shima Geisha House) viene interpretato con un "sono andato da una geisha" e parte un'ovazione. Fantastico.

ragazze giappone

Le ragazze che mi hanno intervistato

Entriamo nel complesso di Ginkaku-ji noto come "Silver Pavilion", composto da diversi edifici e da un bellissimo giardino, all'interno del quale si sviluppa un percorso ad anello molto panoramico.
L'ideale sarebbe visitare questo luogo la mattina presto durante i giorni della settimana, quando l'afflusso di gente è ridotto al minimo, altrimenti è difficile godere a pieno della sua bellezza. (Questa regola vale in generale per tutte le attrazioni di Kyoto).
Vista l'ora ci fermiamo a mangiare nel bar che c'è vicino all'ingresso del tempio, io prendo un piatto di riso con delle verdure mentre mia moglie prova il curry. Quest'ultimo è uno dei piatti più popolari in Giappone, viene servito con il riso e si tratta più che altro di una salsa, c'è anche della carne all'interno ma in piccole quantità.
Ristorante in google maps
Sito web del ristorante

  • Kyoto

    Un addetto sistema il giardino zen del tempio

  • Kyoto

    Un addetto sistema il giardino zen del tempio

  • Kyoto

    Il bosco attorno al tempio

  • Kyoto

    Il bosco attorno al tempio

  • Kyoto

    Il mio pranzo

  • Kyoto

    La strada che porta al tempio

  • Kyoto

    Bancarelle lungo la strada

Il complesso di Nanzen-ji

Riprendiamo le bici e imbocchiamo la strada nota come "passeggiata del filosofo" (哲学の道, Tetsugaku no michi), un caratteristico viale che corre di fianco ad un ruscello, che diventa alquanto pittoresco durante la fioritura dei ciliegi, presenti per tutta la sua lunghezza.
La via trasmette un senso di pace e tranquillità, è il luogo ideale per fare una passeggiata rilassante lontano dal traffico e dalla folla, è qui che inizia la Kyoto che ho sempre sognato.

Tetsugaku no michi. Tetsugaku no michi

La passeggiata del filosofo

In breve tempo raggiungiamo il tempio Nanzen-ji, fra i più famosi e caratteristici della città, apparso in celebri film quali "lost in translation" con Scarlett Johansson (bel film che consiglio), è anche fra i più importanti templi zen di tutto il Giappone.
Vicino all'ingresso c'è un ampio spazio dove lasciare gratuitamente la bicicletta, poi è necessario proseguire a piedi all'interno del giardino.
Saliamo una breve rampa di scale e raggiungiamo l'imponente cancello Sanmon, con i suoi enormi pilastri di legno, che protegge i giardini interni del complesso. Ci sediamo un attimo ad ammirare il panorama e riposarci dalla pedalata, ci sono tantissime giapponesi (e non) vestite in abiti tradizionali, che regalano interessanti spunti fotografici. E' possibile salire sul balcone alto del cancello, da dove la vista spazia su tutta la città.
Riprendiamo la visita all'interno del giardino che oltre ai numerosi edifici ospita anche un antico acquedotto del 1800, ancora in funzione, costruito per trasportare acqua e merci tra Kyoto e il lago Biwa.

  • Kyoto

    Iniziano i colori invernali..

  • Kyoto

    cancello Sanmon

  • Kyoto

    Dettaglio di uno degli edifici del complesso

  • Kyoto

    Signore in kimono

  • Kyoto

    L'acquedotto

  • Kyoto

    Edificio del complesso

  • Kyoto

    Il giardino

  • Kyoto

    Ragazze in kimono

  • Kyoto

    Ragazze in kimono nel parco

Santuario Heian, Maruyama park e Nene-no-Michi

Il nostro tour per Kyoto prosegue con la visita al vicino santuario shintoista: Heian (平安神宮 Heian Jingū), sulla via che porta all'ingresso è ben visibile un gigantesco torii alto 24 metri, il piu grande di tutto il Giappone.
Sito web del santuario
Posizione in google maps

Lasciamo la bicicletta al parcheggio a pagamento usando il pass acquistato a Ginkaku-ji ed entriamo attraverso il cancello principale. Davanti a noi si apre un cortile molto spazioso, in fondo al quale sono posizionati gli edifici principali del santuario color rosso e verde, che sono una replica in piccolo del Palazzo Imperiale.
Dietro gli edifici si sviluppa un bellissimo giardino ricco di piante, stagni e costruzioni storiche, è molto frequentato durante la primavera per la grande quantità di ciliegi "piangenti", che fioriscono più tardi rispetto alla specie comune.

  • Kyoto

    Il torii di 24 metri visibile dalla strada

  • Kyoto

    Il viale di fronte all'ingresso del complesso

  • Kyoto

    Il cancello di ingresso

  • Kyoto

    Il cortile interno

  • Kyoto

    Il cortile interno

Proseguiamo la nostra corsa e passiamo di fianco al tempio Shōren-in senza visitarlo, lo facciamo di proposito perchè ci si stanca a visitare solo santuari e templi. Imbocchiamo la via pedonale che conduce al parco Maruyama e rimango a bocca aperta meravigliato dalla bellezza dei giardini: c'è un laghetto con alcune pietre incastonate dove si è posato un airone, ponticelli in legno, un suonatore di flauto in abiti tradizionali sotto un salice piangente.
Usciamo dal parco sempre dritti in direzione sud e arriviamo su Nene-no-Michi , una splendida strada in lastricato che collega alcuni dei luoghi più importanti della zona Higashiyama meridionale, a mio avviso è uno dei motivi per cui fare un viaggio a Kyoto. La via conserva ancora il suo aspetto storico: i cavi elettrici sono stati interrati, non ci sono insegne luminose e sembra di tornare indietro nel tempo, grazie anche alle numerose donne vestite in abiti tradizionali.

geisha. geisha

Ragazze in abiti tradizionali

Ninen-zaka, Sannen-zaka e Kiyomizu-dera

Proseguendo arriviamo all'imbocco della meravigliosa Ninen-zaka, una via di negozi in stile tradizionale che, insieme alla vicina Sannen-zaka, rientrano fra i luoghi più affascinanti e pittoreschi di Kyoto. Questi due percorsi conducono a Kiyomizu-Zaka, l'accesso principale al famoso tempio Kiyomizu-dera. Il luogo è molto affollato ed inoltre non riusciamo a proseguire in bicicletta perchè ci sono alcune scalinate da percorrere, quindi decidiamo di tornare indietro e fare il giro dell'isolato, in modo da lasciare le bici al parcheggio principale del tempio.
La strada è affollata di persone, bus e auto, tanto che facciamo fatica a proseguire anche in bicicletta, inoltre è anche in salita! Con la lingua di fuori arriviamo al posteggio e parcheggiamo sfruttando il pass giornaliero, saliamo lungo l'affollatissima Kiyomizu-Zaka fiancheggiata da negozi di ogni genere: souvenir, cibo, vestiti e altro ancora.
Il sole ormai è sceso sotto l'orizzonte e svanisce l'idea di fare qualche fotografia al tramonto, inoltre tutto il complesso del tempio è letteralmente invaso, è sabato ed è fra le attrazioni più frequentate della città. Decidiamo di tornarci nei prossimi giorni e ripercorriamo con calma i nostri passi.
Il quartiere di Higashiyama mi ha veramente colpito, sono rimasto affascinato dalla sua bellezza. E' il luogo ideale per rivivere la vecchia Kyoto: stretti vicoli lastricati, edifici in legno e negozi artigianali invocano una sensazione di "storico". Nessun'altra città che ho visitato mi ha regalato queste emozioni, è senza dubbio la mia preferita e oggettivamente fra le più belle al mondo.

  • Kyoto

    In cima a Kiyomizu-Zaka

  • Kyoto

    Particolare di un edificio del complesso Kiyomizu-dera

kiyomizudera

Studenti in posa per la foto di gruppo

Il quartiere Gion e Pontochō

Con il buio torniamo dal noleggiatore a consegnare le bici e poi in camera, dove facciamo un bagno prima di uscire per la cena. Visto che si parla di bagno volevo dire due parole sui water giapponesi, avete presente quelli famosi super tecnologici? In effetti sono così ovunque, anche nei luoghi più inusuali come le stazioni. La feature migliore è la tavoletta riscaldata, alzarsi la mattina al freddo ed appoggiare le chiappe sulla tavoletta calda non ha prezzo. Poi c'è tutto il meccanismo che sostituisce il bidet, dalla pulsantiera si può decidere l'intensità dello spruzzo, l'inclinazione, la temperatura dell'acqua e se per uomo o donna. Avantissimi.
Raggiungiamo a piedi la stazione del treno "Shichijo", prendiamo i biglietti e in breve tempo arriviamo alla fermata "Gion-Shijo" dove scendiamo.
Gion è il più importante quartiere geisha di Kyoto, ricco di ristoranti, negozi e Ochaya, dove geiko e maiko intrattengono i clienti; attrae molti turisti anche per la grande quantità di antiche case mercantili in legno (Machiya, 町屋/町家).
La zona più popolare di Gion è la via chiamata Hanami-koji, luogo molto caratteristico e costoso dove mangiare. La strada e le sue viuzze laterali sono fiancheggiate da case machiya, molte delle quali adibite a ristorante, dove vengono serviti piatti dell'alta cucina giapponese. Con un po di fortuna la sera è possibile avvistare una geisha, ma sono molto schive e riservate.
Facciamo una passeggia longo la famosa Pontochō (先斗町), uno stretto vicolo che va da Shijo-dori a Sanjo-dori, pieno di ristoranti su entrambi i lati che offrono una vasta gamma di opzioni per la ristorazione, da economici yakitori fino alla moderna cucina di Kyoto.

Pontochō

La via Pontochō

Il nostro obiettivo è Chao Chao in fondo alla via, un piccolo ristorante specializzato in gyoza al numero 4 nella classifica tripadvisor dei ristoranti a Kyoto. I posti a sedere sono pochi e data la fama acquisita la coda all'esterno è quasi assicurata, anche noi dobbiamo aspettare circa 10 minuti prima di entrare. I ragazzi dello staff sono giovani e simpatici, l'accoglienza è al top, ci sediamo su un tavolino e iniziamo a guardare la lista. Ci sono ravioli per tutti i gusti e vengono preparati al momento, ne ho ordinati diversi: al peperoncini, con lo zenzero, carne e anche dolci col cioccolato. Sanza dubbio si mangia bene e si spende poco, che sia il 4° miglior ristorante di Kyoto credo sia esagerato, ma le classifiche di tripadvisor vanno prese per quello che sono.
Dopo cena facciamo una passeggiata per Hanami-koji e fortuna vuole che vediamo una geisha al primo colpo, ma è scappata subito in casa e non sono riuscito nemmeno a impugnare la fotocamera!
Torniamo alla guesthouse soddisfatti di questa prima bellissima giornata a Kyoto.

  • Kyoto

    Uno dei cuochi

  • Kyoto

    Il locale

  • Kyoto

    Alcuni dei ravioli ordinati

  • Kyoto

    Una delle traverse di Hanami-koji

  • Kyoto

    Hanami-koji frequentata da moltissimi taxi la sera

  • Kyoto

    Hanami-koji la sera

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