Introduzione
Magnetic Island è uno dei luoghi che più ho apprezzato nel Queensland, per diversi motivi. Dista soli 20 minuti di traghetto da Townsville e offre ai visitatori il relax dello stile di vita tropicale, spiagge appartate e tranquille, natura incontaminata, una ricca fauna selvatica e una via d'accesso semplice alla Grande Barriera Corallina.
E' caratterizzata da un paesaggio differente dalla tipica foresta pluviale tropicale che solitamente copre le altre isole della zona. Colline rocciose, giganteschi massi e foreste di eucalipto sono gli elementi che compongono il paesaggio, un rifugio ideale per molte specie animali fra cui i famosi koala e i piccoli wallaby.
Il Magnetic Island National Park copre oltre la metà della superficie dell'isola e offre oltre 24 chilometri di sentieri percorribili a piedi. Il clima mite e soleggiato rimane praticamente immutato nel corso dell'anno, perfetto per tutte le attività all'aria aperta e gli sport acquatici.
Questa pagina fa parte del mio roadtrip nel Queensland, a questo link potete trovare l'itinerario completo.
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Come arrivare
Il modo piu rapido per raggiungere l'isola è prendere un traghetto da Townsville. Ci sono due compagnie che coprono la tratta, Sealink e Fantasea. Le corse di Sealink partono ogni 30 minuti dal porto di Townsville e il viaggio dura soli 20 minuti. Fantasea invece permette di traghettare anche l'automobile (o la motocicletta) e la corsa dura circa 35 minuti.
Io ho scelto Fantasea perchè mettono a disposizione un parcheggio gratuito di fronte al loro terminal a Townsville, anche per più notti. Traghettare l'auto è costoso ed inoltre sull'isola ci si sposta comodamente con l'autobus.
Non è necessario prenotare in anticipo, è possibile acquistare il biglietto direttamente al terminal. Il costo del viaggio a/r è di circa 30$ a testa.
Fantase
Dove dormire
Alloggi economici
Ci sono diverse tipologie di alloggio, in base al budget a disposizione. Se volete risparmiare potete optare per il campeggio oppure un letto in dormitorio. A questo proposito consiglio:
Bungalow Bay, unico campeggio per campervan, dormitori, camere private, ottima posizione.CStay, buon ostello a Picnic Bay (non lontano dal porto di partenza traghetti)
Stay Base Forse il meno bello fra i 3, vicino a Picnic Bay
Hotel, B&B, Villaggi
Quando ho prenotato l'alloggio non avevo molta scelta a disposizione, era sabato, la notte di halloween e quindi molte delle strutture erano già al completo. In linea di massima i B&B sono le strutture più care, però di solito sono in abitazioni caratteristiche e offrono servizio navetta per il porto.
La scelta è ricaduta sull'Arcadia Village Hotel, bellissimo villaggio situato proprio di fronte a Geoffrey Bay. La camera era spaziosa e pulita, nel villaggio ci sono piscine, bar e ristoranti aperti anche la sera. Prezzo circa 90$ a camera/notte, tramite booking.
Consigli
L'unico supermarket aperto sull'isola è a Picnic Bay, di fronte al terminal traghetti. Quindi fate la spesa subito appena arrivati, altrimenti sarete costretti a tornare indietro se alloggiate sul lato apposto dell'isola.
Attenzione alla fauna selvaggia! Sulla strada per Mission Beach...
Cosa vedere
Cosa vedere sulla strada per Townsville:
- Paronella park, famoso parco sulla strada che porta da Cairns a Mission Beach
- Mission Beach, centro informazioni dove trovare le mappe per i sentieri di trekking e molto altro
- Babinda boulders, pozze d'acqua dove fare il bagno
- Cardwell Spa Pool, piscine d'acqua termale poco distanti da Mission Beach
- Wallaman Falls, spettacolare cascata nel Girringun National Park. Consiglio il Djinda walk, un percorso di 3km che porta ad un punto panoramico con vista sulla cascata. Possibilità di campeggio tramite permesso.
Cosa vedere a Magnetic Island:
- Trekking ai Koala, da qui parte il trekking di circa 1h per raggiungere il forte. Lungo il tragitto si possono vedere koala liberi sugli alberi. Dal sentiero si possono inoltre raggiungere le spiagge piu selvagge dell'isola: Arthur Bay, Radical Bay e Florence Bay.
- Trekking alle spiagge, parte nei pressi del precedente, permette di raggiungere le spiagge piu belle dell'isola: Florence Bay, Radical Bay, Balding Bay. Quest'ultime offrono anche i migliori fondali dove fare snorkeling.
- Rock Wallaby, punto dove vedere gli wallaby al tramonto. Portatevi delle carote e guadagnerete la loro simpatia! Attenzione a non dare del cibo diverso da quello specificato sui cartelli (es. patatine, pane, dolci), ne va delle loro vita.
- Horseshoe Bay, sul lungomare ci sono alcuni ristoranti e bar dove trovare buon cibo. Sulla spiaggià è stata predisposta una rete antimeduse dove fare il bagno.
- Alma Bay, spiaggia tranquilla ma molto bella dove poter fare il bagno in libertà.
Cosa portare, attrezzatura utile
Di seguito alcuni consigli su cosa mettere in valigia prima di partire alla volta di Cairns:
- Sacca impermeabile, è l'accessorio secondo me indispensabile per quando si ha intenzione di fare un'escursione in barca. Ma non solo, anche in luoghi umidi e piuttosto piovosi. Io utilizzo questa sacca, è realizzata con un PVC molto resistente, costa poco ed è dotata di cinghia a tracolla. La versione da 20 litri è molto spaziosa, ci sta comodamente la borsa con la macchina fotografica, cellulare, documenti e tutti gli oggetti da tenere asciutti.
- Muta, intera in neoprene o licra per le anti medusa "stingersuit". Durante le escursioni organizzate di solito viene fornita, ma se avete intenzione di fare un bagno in autonomia è consigliabile averla, soprattutto d'estate. Io l'ho utilizzata diverse volte durante il mio viaggio nel Queensland, a questo link un modello di buona qualità.
- Scarpe comode, se avete intenzione di fare un trekking, non andateci in infradito! Consiglio le scarpe da trekking se volete fare un percorso di diversi chilometri, altrimenti vanno bene le classiche da tennis.
- Poncho, il classico kway da usare in caso di pioggia
Link utili
Governo del Queensland, sito ufficiale con molte info utiliMagnetic Island National Park, sito del parco con tutte le info turistico e le mappe dei sentieri
Sito del turismo Magnetic Island
Diario
Mission Beach e Townsville
Clicca qui per vedere la mappa in Google Maps
Tempo alla guida: 5h
Chilometri percorsi: 380Km
Dove ho dormito: Park Regis Anchorage, Townsville
Dopo aver lasciato il mercato di Cairns imbocchiamo la Bruce Highway (A1) in direzione sud, l'obiettivo è raggiungere Townsville dove passeremo la notte. Lungo la strada notiamo diversi cartelli che indicano punti di interesse turistico, culturale o storico, come accade anche in Italia. Decidiamo di seguire le indicazioni per "Babinda boulders" , distante solo pochi chilometri dalla strada principale.
Il percorso si snoda in direzione est e si addentra in una valle alquanto selvaggia, dove la vegetazione tropicale regna sovrana. Saltuariamente la foresta lascia spazio ad alcune piantagioni di banane, nei pressi delle quali si trovano dei banchetti "self service" dove acquistarle. Senza pensarci due volte mi fermo e mi cimento nell'acquisto. C'è una bilancia meccanica per pesare i frutti, una sorta di salvadanaio dove inserire i soldi e un cartello che indica il costo al kg. Peso 1 kg di banane e inserisco i due dollari come compenso.
Avevo trovato questa tipologia di banchi self service anche in Giappone, lungo il percorso di trekking Kumano Kodo. In quel caso c'erano sacchetti pre confezionati di frutta, verdura e anche oggetti di artigianato. Il mio primo pensiero è stato: "un negozio del genere in Italia non potrebbe esistere". Sarebbe saccheggiato subito il primo giorno. In Italia non c'è rispetto nei confronti delle altre persone e della società, inoltre i ladri rimangono impuniti. E' una cosa molto triste.
Banchetto self service dove acquistare le banane
Ci fermiamo al parcheggio del Babinda boulders, dove come di consueto troviamo bagni pubblici gratuiti, tavoli da picnic e acqua potabile. Nei dintorni scorrazzano tranquillamente alcuni tacchini, probabilmente anche loro avrebbero vita breve in Italia!
Raggiungiamo il fiume dove alcune persone stanno facendo il bagno. I bambini indossano la muta anti meduse e poi capisco il perchè: un tafano gigantesco si appoggia sulla mia gamba, me ne accorgo appena in tempo! Dopo qualche fotografia ritorniamo sulla strada principale in direzione sud.
Le pozze al Babinda boulders
Lungo il percorso facciamo una tappa a Mission Beach, famosa località turistica del Queensland composta da tanti piccoli villaggi costieri. Nonostante la fama mantiene comunque un aspetto piuttosto rurale e tranquillo.
Per prima cosa ci fermiamo al Visitor Information Centre che si trova nella zona nord, al fine di raccogliere qualche informazione sui sentieri e luoghi di interesse. Lo staff è composto principalmente da persone anziane, probabilmente svolgono l'attività come passatempo durante la pensione. Ci accolgono tutti con un sorriso e l'atmosfera che si respira è molto familiare, mi ricorda quando da piccolo andavo da mia nonna a farmi raccontare delle storie. In realtà è proprio così, loro mettono a disposizione la loro esperienza e raccontano storie, fornendo consigli utili ai visitatori.
Dave ci consegna subito la mappa della zona e con essa ci mostra i luoghi migliori dove scattare fotografie ed alcuni sentieri con vista panoramica sulla costa. Finiamo col parlare del nostro viaggio e gli racconto che qualche giorno a prima, a Daintree, abbiamo visto un casuario con i piccoli. Al che mi mostra sul cellulare le foto del casuario che gli è entrato in cucina, alla ricerca di cibo, sfruttando la porta finestra lasciata aperta sul giardino. Spettacolare! Lo è un po meno invece la foto del serpente velenosissimo che ha abboccato all'amo mentre pescava, dice che quando ha sollevato la lenza gli è venuto un mezzo infarto. Ci credo.
Parlare con la gente che non conosco mi piace un sacco, soprattutto all'estero. Si scoprono quasi sempre cose interessanti.
Una delle palme sul longomare
Ci fermiamo in uno dei numerosi parchi sul lungomare, proprio di fianco alla spiaggia. Sono fornitissimi e ben tenuti: panche con tavoli, bagni, piastre per grigliare, cestini. C'è tutto quello che serve per un picnic. Ne approfittiamo e consumiamo la frutta acquistata al mercato di Cairns, mango e papaya diventano il nostro pranzo. Concludiamo la visita con una passeggiata lungo la Edmund Kennedy Walking Track, il primo tratto è stato ristrutturato di recente con passerelle in legno.
Arriviamo a Townsville nel tardo pomeriggio. La cittadina è più vasta e popolosa di quelle visitate nei giorni precedenti, la attraversiamo completamente e raggiungiamo il porto, dove c'è il nostro hotel Park Regis Anchorage. La struttura è a due passi dalla zona più turistica e ricca di locali, inoltre dista solo 600 metri dalla partenza dei traghetti per Magnetic Island. La sera mangiamo qualcosa al "Ribs and Rumps", dove cucinano ribs e carne alla griglia, la qualità non è male ma i prezzi sono piuttosto alti. Sulla stessa via ci sono decine di ristoranti per tutti i gusti, anche un brew pub molto frequentato dai ragazzi della zona.
Magnetic Island
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Dove ho dormito: Arcadia Village, Magnetic Island
Oggi ci trasferiamo a Magnetic Island, isola che dista 8 km dalla costa di Townsville, dove è possibile ammirare i koala allo stato brado. Dopo aver preparato i bagagli scendiamo a fare colazione nel bar che c'è di fianco alla reception: pancake, toast e cappuccino. Il cielo è molto nuvoloso e comincia a piovere. Visitare l'isola con la pioggia sarebbe un grande smacco, soprattutto perchè è necessario fare un breve trekking per ammirare i koala.
Vado alla reception a consegnare le chiavi e chiedo informazioni riguardo al meteo, le ragazza mi risponde: "oggi pioverà tutto il giorno". Impietosita dalla mia espressione si corregge subito: "scherzo! Tra qualche ora tornerà il sole, è normale qui da noi".
Lasciamo la macchina al parcheggio del terminal fantasea e ci mettiamo seduti ai tavoli nella sala d'attesa. Fuori si scatena un fortissimo acquazzone ed il cielo non promette niente di buono.
Completato l'imbarco salpiamo in direzione Magnetic Island, la pioggia smette di colpo e cominciano ad intravedersi chiazze di azzurro. In poco più di mezz'ora arriviamo a destinazione, dove ci accoglie un sole caldo ed il cielo via via si fa completamente limpido.
Aspettiamo per qualche minuto l'arrivo dell'autobus alla fermata di fronte al molo, saliamo e acquistiamo il pass giornaliero. Scendiamo nei pressi dell'edicola alla baia di Arcadia, dove c'è il nostro hotel "Arcadia Village Motel", per lasciare i bagagli e prendere le chiavi.
Ci accoglie una simpatica signora che ci mostra la camera e ci fornisce alcune informazioni turistiche sull'isola. Oltre ai koala possiamo ammirare gli wallaby, che escono in una zona vicino all'hotel durante il tramonto.
Dal villaggio vista sulla spiaggia di Geoffrey bay
Riprendiamo l'autobus e ci fermiamo alla fermata successiva, "Horseshoe Bay Rd at The Forts". Alcuni cartelli segnalano la partenza dei sentieri per il forte e per le spiagge della zona est, fra le più belle e selvagge dell'isola. Ci incamminiamo in direzione del forte, che è il percorso migliore per incontrare i koala. Il sentiero si infila tortuosamente nella vegetazione con una ripida salita, man mano si sale la visuale spazia dalle colline circostanti ricoperte di eucalipto fino al mare.
Mentre cammino controllo scrupolosamente le cime degli alberi attorno, alla ricerca di qualche koala, ma non noto alcun movimento sospetto. Più avanti vediamo un gruppo di ragazzi fermi col naso all'insù, che ci fanno cenno di raggiungerli. Poco lontano dal sentiero, sul ramo alto di un albero, c'è un koala spaparanzato pancia in giù. Sembra un peluche abbandonato da qualcuno, immobile, completamente indifferente alle persone che gli scattano fotografie a raffica. Non sarà davvero finto?? No, ogni tanto muove qualche muscolo, non troppo però. Se avessi una pelliccia del genere me ne starei anche io immobile, il caldo a quest'ora inizia a diventare soffocante.
Poco dopo incontriamo un altro koala che riposa su un albero ad altezza uomo, è un esemplare piuttosto paffutello, con un pelo grigio molto fitto e due pollici! Lo sapevate che i koala hanno due pollici per zampa? Me ne sono accorto solo ora, che si trova a pochi cm dal mio obiettivo (fotografico).
Koala su un albero di eucalipto lungo il sentiero per il forte
Raggiungiamo la cima della montagna dove sorge un fortino militare ormai in disuso. Durante la seconda guerra mondiale, nel 1942, quando Townsville divenne un'importante base militare per le truppe australiane e statunitensi, questo forte venne costruito sull'isola, con due cannoni, fari luminosi per illuminare l'area di tiro e uno schermo radar. Le installazioni militari furono abbandonate dopo la fine della guerra e le loro rovine sono divenute un luogo di attrazione turistico.
Da qui sopra si gode una vista panoramica su tutta l'isola: le spiagge selvagge della zona est, il monte Cook, Horseshoe Bay, il porto e la costa del Queensland. Inoltre sugli alberi nei pressi del forte ci sono molti koala, anche con i cuccioli.
Ripercorriamo i nostri passi fino alla fermata dell'autobus, sul quale saliamo in direzione Horseshoe Bay. Quest'ultima è la spiaggia più grande dell'isola, dove è possibile praticare sport acquatici come la vela, kayak, noleggio moto d'acqua, pesca ed inoltre ci sono diversi ristoranti e bar. Solitamente vengono posizionate delle reti in acqua per bloccare le meduse, creando un perimetro all'interno del quale è possibile nuotare tranquillamente.
Entriamo al Marlin Bar a mangiare hamburger e cesar salad, bagnati da un paio di cooper pale ale. Come di consueto si ordina alla cassa, viene fornito un numero da mettere in bella vista sul tavolo e si attende la consegna del piatto.
Dopo pranzo ci sdraiamo all'ombra di alcune palme all'inizio della spiaggia, non c'è molta gente e non ci sono sdraio e ombrelloni che rovinano il panorama, che mantiene il suo aspetto naturale e selvaggio. Faccio una passeggiata sul bagnasciuga fino alla fine del litorale e la cosa che mi colpisce di più sono le particolare rocce tonde che compongono le montagne circostanti...
Prendiamo l'autobus per tornare in hotel, io scendo nei pressi del forte, mentre mia moglie prosegue fino alla fermata successiva. La luce nel tardo pomeriggio è più calda e voglio approfittarne per fare qualche altra fotografia ai koala.
Alla velocità della luce salgo, scatto qualche foto e torno, giusto in tempo per l'arrivo dell'autobus successivo, un'ora dopo il mio arrivo.
Alla fermata di Arcadia c'è mia moglie ad attendermi, sono le 17 e ci incamminiamo al molo dove è possibile incontrare gli wallaby, che escono durante il tramonto.
La strada finisce in un piazzale rettangolare largo circa quindi metri, utilizzato per imbarcare mezzi e merce sui traghetti. Sulla sinistra si sviluppa una montagnola rocciosa, mentre a destra c'è il mare. La base della montagnola è composta da grossi massi di forma circolare e dalla superficie liscia, tipici dell'isola. Gli wallaby durante il giorno si riparano negli anfratti dei massi e alla sera escono alla ricerca di cibo. Al nostro arrivo i marsupiali sono già attivissimo e scorrazzano tranquilli per il piazzale, per nulla intimoriti dalla presenza degli umani. Oltre a noi c'è una coppia di ragazzi intenti a farsi un selfie con wallaby.
Vicino alle rocce c'è un grosso cartello che informa sul comportamento da tenere, quale cibo è possibile dare agli animali e alcune informazioni generali. E' vietato dare loro pane, patatine o altri cibi trasformati, sono consentite le verdure, in particolare carote.
Restiamo con gli wallaby finché inizia a fare buio, poi torniamo all'hotel per mangiare qualcosa. All'interno del villaggio dove abbiamo la camera, ci sono due ristoranti self service, uno in stile orientale e uno con i classici piatti "anglo-australiani". Io ordino del pesce grigliato e mia moglie opta per quello fritto. E' il 31 ottobre e ci sono numerosi ragazzi arrivati sull'isola per festeggiare halloween, tutti vestiti in maschera. Il bar del villaggio serve birra a fiumi e io ovviamente non mi faccio scappare l'occasione per bere qualche pinta.
Wallaby con il piccolo
Magnetic Island e partenza per Airlie Beach
Ci svegliamo di prima mattina e facciamo una passeggiata fra le vie del villaggio alla ricerca di un posto dove mangiare. Nel giardino di una casa notiamo un gigantesco albero di mango, ricco di frutti ancora acerbi, preso d'assalto da pappagalli multicolore.
Ci fermiamo al bar Gilligan's, aperto per la colazione ed il pranzo. Ci sono diversi tavoli all'esterno e l'atmosfera è molto accogliente. Mia moglie ordina pancake, io invece una torta al cioccolato e un frappé al mango. L'albero di prima mi ha ispirato. Le porzioni sono gigantesche, i pancake sono per minimo due persone! Ci alziamo dal tavolo pieni come uova e riprendiamo la nostra camminata.
Passiamo la mattinata ad Alma Bay, una piccola spiaggia poco lontano dall'hotel. Un gruppo di bambini sta seguendo una sessione di allenamento con la scuola di surf, che ha sede proprio in questa baia. L'istruttrice sembra piuttosto esigente e gli esercizi dentro e fuori dall'acqua sono alquanto impegnativi. La temperatura del mare è calda e non c'è rischio di meduse, quindi decido di fare l'ultimo bagno prima di lasciare quest'isola meravigliosa.
Torniamo in hotel per una doccia, la proprietaria ci ha gentilmente concesso di tenere la camera per tutta la mattina, infine raggiungiamo il porto. Tre ore di auto ci separano da Airlie Beach, le Whitsunday Islands ci aspettano!
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