Introduzione
La remota e montuosa penisola di Kii, in giapponese Kii-hantō, è una delle più grandi penisole che si trovano nell'isola di Honshū e prende il nome dall’antica provincia di Kii. Comprende le prefetture di Wakayama, Osaka, Nara e Mie, è considerata uno dei luoghi più sacri e spirituali del Giappone, con molti siti shintoisti e buddhisti.
Le principali attrazioni si trovano all’interno della prefettura di Wakayama, fra queste il complesso buddhista del Monte Koya, uno dei più importanti del paese, ed i percorsi del Kumano Kodo.
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Kumano Kodo
L’antica regione di Kumano si sviluppa fra le montagne della prefettura di Wakayama, il cuore spirituale del Giappone. Quest’area, caratterizzata da rigogliose e selvagge foreste, è considerata la dimora degli Dei e viene venerata da secoli.
E’ in queste zone che, fra boschi, villaggi pittoreschi, onsen e templi, si snodano le antiche strade selciate imboccate dai pellegrini, in viaggio dalle vecchie capitali Nara e Kyoto. Questi percorsi sono conosciuti oggi con il nome di Kumano Kodō (熊野古道).
La camminata in sé era parte integrante del percorso di purificazione, che comprendeva rigorosi riti religiosi e si incentrava sul culto dei 3 santuari shintoisti di Kumano: il Kumano Hongu Taisha nel comune di Tanabe, il Kumano Hayatama Taisha di Shingu e Kumano Nachi Taisha a Nachisan.
Nel luglio 2004, i percorsi del "Kumano Kodo" sono stati inseriti nel patrimonio mondiale dell'UNESCO con il nome di "Sacred Sites and Pilgrimage Routes in the Kii Mountain Range”.
Percorrere oggi questi antichi sentieri significa vivere in prima persona la cultura "spirituale" di Kumano, ma anche interagire con la gente del posto, immergersi e rilassarsi nelle acque curative degli onsen e assaporare l’ottima cucina locale nei minshuku.
Quale percorso scegliere
Gli itinerari sono molteplici, quello più famoso e frequentato è il "Nakahechi" , che dal paese di Tanabe sulla west coast, porta fino a Kumano e può essere percorso con un trekking di 5/6 giorni. Ci sono escursioni brevi anche di mezza giornata, consiglio di consultare il link in calce per tutte le informazioni a riguardo.
Noi abbiamo scelto di fare il percorso ad anello chiamano "Hongu loop", dormendo due notti a Yunomine Onsen.
Il trekking Kumano Kodo
Suggerimenti di itinerari Kumano Kodo
Sito del turismo giapponese, Kumano
Come muoversi
Treni
La linea ferroviaria JR Kisei (Kinokuni line) percorre tutta la costa della penisola, collegando la stazione di Shin-Osaka con Nagoya, ci sono inoltre alcuni “limited express” che permettono di muoversi velocemente nell’entroterra. Per raggiungere zone turistiche come Nara o il Monte Koya i mezzi pubblici sono la soluzione migliore, è possibile organizzare escursioni in giornata anche da Kyoto.
Autobus
Alcune linee di autobus permettono di raggiungere i principali paesi e santuari della regione di Kumano. Le corse non sono molto frequenti e quindi si rischia di perdere molto tempo per gli spostamenti, informatevi prima sulle tratte che intendete percorrere e relativi orari.
Di seguito il link dove trovare tutte le informazioni su trasporti nella regione di Kumano:
Kumano trasporti
Auto
Per esplorare il cuore dell’antica regione di Kumano consiglio di noleggiare un’automobile, come detto in precedenza le corse degli autobus sono poco frequenti, quindi se avete poco tempo a disposizione è meglio utilizzare un'auto. Ho prenotato il mezzo tramite il sito Tocoo, mi sono trovato benissimo e i prezzi sono buoni.
La fermata del bus de "Il mio vicino Totoro"
Dove dormire
Lungo il Kumano kodo si trovano molti Minshuku, ossia alloggi a gestione familiare in cui i proprietari mettono a disposizione alcune stanze della casa per gli ospiti. Dormendo in queste strutture si ha la possibilità di interagire con i locali ed assaggiare l’ottima cucina tradizionale di Kumano. Nel prezzo infatti sono quasi sempre incluse colazione e cena, le camere sono in stile tradizionale con tatami e futon.
Ho prenotato due notti al Minshuku Yamane tramite il sito Kumano Travel nel paesino di Yunomine Onsen.
Si paga in anticipo online con la carta di credito, il costo per persone, due notti in mezza pensione è stato di 35600¥. L'alloggio è in una tipica casa di montagna in stile tradizionale giapponese: tatami, futon e un onsen privato dove potersi rilassare. La proprietaria è una bravissima cuoca e la cucina è davvero ottima, la migliore di tutto il mio viaggio in Giappone.
Minshuku Yamane website
Se volete prenotare gli alloggi per l'intero trekking, il mio consiglio è di farlo online tramite il sito Kumano Travel. In alternativa potete contattare l'ufficio turistico via mail chiedendo di aiutarvi nella programmazione del viaggio.
Dove lasciare il bagaglio durante il trekking
Percorrere il Kumano Kodo con un bagaglio troppo ingrombrante non è l'ideale. Meglio optare per uno zaino leggero con i vestiti di ricambio e gli accessori utili per i soli giorni di trekking. Ci sono diverse possibilità a riguardo, l'ideale è lasciarlo presso la struttura dove si dormirà al ritorno dal trekking. Oppure se prima di partire passate una notte a Tanabe, potete lasciare il bagaglio lì e ritirarlo al ritorno. Molte delle strutture sono disponibili e attrezzate a riguardo, come ad esempio questo ryokan a Tanabe.
In alternativa è possibile optare per un servizio di spedizione dei bagagli. Per la regione di kumano trovate informazioni a questa pagina, però i costi sono abbastanza alti. La società piu famosa ed utilizzata in Giappone è la Yamato transport, offrono un pacchetto "porta a porta" che consente di recapirare il bagaglio in un giorno prefissato. Potete ad esempio lasciare il bagaglio presso l'ufficio di Kyoto e ritirarlo poi alla struttura dove dormite l'ultimo giorno del trekking. Questo servizio è utile anche per far trasferire il proprio bagaglio dall'aeroporto all'hotel, se avete bambini al seguito è un grosso vantaggio.
Link utili
Kumano Travel
Sito del turismo di Kumano
Japanese guest houses
Diario
La regione di Kumano
Clicca qui per vedere la cartina in google maps, con il percorso fatto e i punti di interesse
Lasciamo il Monte Koya subito dopo aver fatto colazione e iniziamo il nostro viaggio alla scoperta della penisola di Kii. Il navigatore mi suggerisce di fare una scorciatoia, ossia prendere la strada statale 53 e poi la provinciale 168, che porta direttamente nei pressi di Yunomine Onsen, nostra destinazione. Mi fido della sua proposta e imbocco la 53 che si inerpica sulla montagna, attraverso fitti boschi. La carreggiata è molto stretta ed in alcuni punti passa a malapena un veicolo, continuo con calma sperando di non incontrare altri automobilisti. Ci sono numerosi tornanti e curve cieche che mi obbligano a tenere la concentrazione al massimo, non posso quindi distogliere lo sguardo dall'asfalto per ammirare il panorama.
Finalmente raggiungiamo la provinciale 168 passando sopra un ponte appena costruito, lungo la tratta ci sono molti lavori in corso per sistemare i danni provocati dal tifone Talas nel 2011.
La strada passa nel cuore della penisola di Kii, tra montagne,piccoli laghi e fiumi, non incontriamo mai centri abitati ed il traffico è più che altro legato ai lavori di manutenzione. I segni del tifone sono ancora molto evidenti, il letto del fiume è sproporzionato rispetto all'attuale portata, in alcuni punti il bosco è franato e molti dei ponti sono stati ricostruiti.
Dopo circa due ore di viaggio raggiungiamo il paese di Hongū, che ospita uno dei tre santuari di Kumano il Kumano Hongū Taisha. Anzichè deviare per Yunomine Onsen decido di continuare in direzione delle risaie di Maruyama Senmai, che avevo visto online prima di partire. Il luogo è ben segnalato con cartelli lungo la strada provinciale 311 e non faccio fatica a raggiungerlo. Le risaie sono costruite a terrazza sul versante sud della valle, purtroppo molte sono secche perchè ormai il periodo della raccolta è terminato. Ci sono alcune piazzole panoramiche dove fermarsi ed ammirare il panorama, noi parcheggiamo nei pressi dei bagni pubblici dove è disponibile anche un'area picnic con panche e tavoli. E' qui che incontriamo un gruppo di signori in pausa pranzo che consumano il loro bento, mi chiedono da dove veniamo e faccio le presentazioni con le poche parole di giapponese che conosco.
Dopo qualche fotografia ripartiamo in direzione di Kumano, cittadina sulla costa poco distante dalle risaie. Ci fermiamo nei pressi di alcune scalinate che danno sulla spiaggia e rimaniamo seduti al sole ad ammirare il panorama, dopo tanti km alla guida una pausa era più che necessaria!
Per il pranzo andiamo alla ricerca di un locale nel centro del paese e scegliamo lo snack bar "Hayashi Oyatsu No Mise" (林・おやつの店), la struttura esterna è colorata tutta di rosso e l'interno ha un arredamento semplice, l'atmosfera è molto famigliare ed accogliente. Il locale è gestito da una coppia di ragazzi che non parlano inglese, per l'ordine andiamo sul sicuro: yakitori e ramen.
Torniamo sulla strada principale e proseguiamo in direzione del santuario Hayatama Taisha, uno dei tre più importanti di Kumano. Si trova nella cittadina di Shingu City poco lontano dalla costa, facciamo solamente una rapida visita e ripartiamo alla volta del nostro minshuku lungo la provinciale 168.
La spiaggia a Kumano
Il santuario Hayatama Taisha
Arriviamo a Yunomine Onsen dopo circa 40 minuti di viaggio, si tratta di un piccolo villaggio costituito principalmente da locande, nascosto in una piccola valle nel cuore delle sacre montagne di Kumano. In mezzo al paese scorre un fiume di acqua termale, il cui colore si dice che cambi fino a 7 volte nel corso della giornata. E' fra i più antichi centri termali di tutto il Giappone, scoperto 1800 anni fa, ed è parte integrate dell'antico percorso di pellegrinaggio Kumano Kodo.
Tsuboyu, la cabina termale partrimonio dell'UNESCO, dove fare un bagno in privato.
Un bicchiere di sake preso al piccolo ristorante nei pressi dello Tsuboyu
Scarichiamo i bagagli e ci presentiamo al minshuku Yamane dove ci accoglie la proprietaria, una signora sorridente e molto amichevole, ci fa accomodare e inizia a spiegarci le regole basilari del soggiorno. Parla praticamente solo giapponese e di tanto in tanto inserisce qualche parola di inglese, incredibilmente riesco a capire tutto.
La camera da letto è in classico stile giapponese con tatami e futon, i bagni sono in comune e c'è un onsen privato che funge anche da bagno/doccia in una struttura all'esterno.
Vista la stanchezza accumulata durante il viaggio decido subito di farmi un bagno rilassante, quindi tramite la passerella in acciaio raggiungo la zona termale. Ci sono due stanze separate per uomini e donne, nell'antibagno ci sono alcune ceste dove lasciare i vestiti. La vasca è molto spaziosa, non ci sono docce o doccini e bisogna lavarsi utilizzando i catini in legno da riempire sotto il rubinetto. Pulito e profumato infilo il piede nella vasca e… lo tolgo! L'acqua è davvero bollente! Provo a raffreddarla tramite l'apposito tubo ma niente, è di una temperatura per me impossibile, torno in camera con la coda fra le gambe. Fuori incontro mia moglie che ha avuto lo stesso problema!!
Alle 18.30 veniamo chiamati per la cena presso la sala al piano terra, oltre a noi ci sono un gruppo di signori giapponesi. Si mangia seduti per terra e le portate vengono servite sui classici tavoli bassi, al nostra arrivo la tavola è già imbandita.
C'è un piccolo fornelletto sopra il quale stanno cuocendo delle fette di manzo di Kumano, insieme ad alcune verdure ed un goccio di brodo, il profumo è molto invitante.
Una sezione del tronco di bamboo funge da contenitore per il pesce al forno, fra gli evergreen: miso soup, riso in bianco e sottaceti. La proprietaria arriva a portarci una bottiglia di birra e la tempura calda accompagnata con Matcha-jio, una polvere composta da sale e the verde.
Tutto è estremamente delizioso, la signora è una bravissima cuoca. E' senza dubbio il pasto migliore che ho consumato in tutto il mio viaggio in Giappone. Il motivo è semplice: sono tutte materie prime freschissime e cotte al momento. Per finire un caffè preparato che l'acqua termale, niente male! Salutiamo tutti e andiamo a dormire in vista della camminata di domani.
Trekking Kumano Kodo, Hongu Loop
Clicca qui per vedere la cartina in google maps, con il percorso fatto e i punti di interesse
Percorso Akagi-goe ( Da Yunomine Onsen a Funatama-jinja)
Percorso Nakahechi (Da Hosshinmon-oji a Kumano Hongu Taisha)
Percorso Dainichi-goe (Da Kumano Hongu Taisha a Yunomine Onsen)
Ci svegliamo alle 7.30 per fare colazione, che viene servita nella stessa sala usata per la cena. Il cibo è più "continentale" rispetto agli altri alloggi in cui siamo stati, oltre ai classici della colazione giapponese ci sono: yogurt, uova sode cotte nell'acqua termale, frutta e caffè.
Il trekking di oggi è un giro ad anello di circa 20km che si sviluppa lungo tre diversi percorsi del Kumano Kodo: Agaki-goe, Dainichi-goe e Nakahechi. Il sentiero parte proprio di fronte al nostro alloggio e si inerpica attraverso il bosco, un cartello in legno "Kumano Kodo" indica la via da seguire.
Il sentiero è ben tenuto e ben segnalato, sbagliare strada è pressoché impossibile. Non mancano inoltre cartelli esplicativi che raccontano storie e leggende legate ai luoghi che si incontrano lungo il cammino.
La prima cosa che noto sono gli altissimi alberi di cedro, dal tronco perfettamente dritto e privo di rami, non ne avevo mai visti prima. Altra caratteristica sono i numerosi Oji, ossia dei piccoli santuari "secondari" che servono a proteggere e guidare i pellegrini fino ai santuari principali di Kumano.
La prima parte del sentiero è la più faticosa perchè presenta un dislivello in salita di circa 400mt, ma non ci sono difficoltà tecniche. Successivamente si perde tutta la quota guadagnata e si scende fino al fiume Otonashi-gawa, dove si incrocia la via principale chiamata "Nakahechi".
Mi fermo a fare qualche fotografia al piccolo santuario Funatama-jinja e incontro due ragazze giapponesi che stanno seguendo il nostro medesimo percorso, ci salutiamo e torno da mia moglie che nel frattempo ha proseguito.
In breve tempo arriviamo all' Hosshinmon-oji che è uno dei siti più importanti del percorso di pellegrinaggio, perchè segna l'ingresso nell'area spirituale del grande santuario Kumano Hongu Taisha. Il passaggio attraverso questa "porta" era considerato un rito di purificazione e visto come una rinascita spirituale.
Usciamo dal bosco e continuiamo su strada asfaltata passando attraverso alcuni paesini di montagna, lungo il percorso notiamo dei chioschi di legno con frutta e anche souvenir, sono "fai da te" si prende la merce e si lasciano i soldi nella cassetta. In Italia sarebbero stati derubati in tempo 0, ma per fortuna qui siamo in Giappone.
Ingenuamente faccio notare a mia moglie un cartello "attenzione vipere", da quel momento in poi ha iniziato a vedere serpenti ovunque, vani i miei tentativi di sdrammatizzare.
Raggiungiamo il Fushiogami-oji nei pressi del quale c'è un gazebo in legno dove alcune signore anziane vendono cibo e bevande. Prendiamo del caffè freddo, una confezione di umeboshi super allappanti e ci sediamo sulle panche a riposarci.
Una delle signore anziane si avvina ed esordisce con "where are you from?" , fantastica! Nel mentre passa un signore in bicicletta e si ferma a indicarci in che direzione sono le altre nazioni: "australia", "cina" , facendo segno col braccio.
I cartelli indicano che manca 1h per arrivare a destinazione, quindi riprendiamo la nostra marcia attraverso i boschi di Kumano. Mentre cammino noto qualcosa che si muove sul sentiero, fermo mia moglie e vediamo una vipera che tranquillamente striscia davanti a noi, per poi dileguarsi attraverso la boscaglia. Ma allora ci sono davvero! Panico di mia moglie.
Non bisogna comunque preoccuparsi molto, perchè appena sentono un rumore scappano via. E' invece importante fare attenzione quando si mettono le mani a terra, prima verificate sempre l'area con un bastone.
Finalmente raggiungiamo il santuario Kumano Hongū Taisha, meta di tanti pellegrini nel corso dei secoli. C'è una lunghissima scalinata che porta al paese, fiancheggiata da migliaia di bandiere che rendono il percorso molto scenografico.
Ci fermiamo al café che c'è vicino al torii d'ingresso e mangiamo un toast per rigenerarci dopo la camminata, infine facciamo un rapido giro nei dintorni.
Tramite il percorso Dainichi-goe scolliniamo per ritornare nuovamente a Yunomine Onsen, il sentiero è abbastanza ripido e ricoperto dalle radici dei cedri. Non ho mai visto mia moglie camminare così velocemente, la paura delle vipere mette un'energia allucinante.
In circa 1h chiudiamo il cerchio iniziato la mattina e ci concediamo una bella birra fresca al negozio del paese. Nel mentre osservo alcune persone che fanno cuocere le uova nella sorgente termale, lungo il fiume che attraversa la valle. E' possibile acquistare le uova fresche in uno dei negozi e farle cuocere in autonomia.
Lungo il fiume c'è la cabina termale chiamata Tsuboyu, patrimonio dell'UNESCO, all'interno della quale c'è una vasca dove fare un bagno termale in privato (o in coppia), acquistando il ticket alla biglietteria. A questo link tutte le informazioni a riguardo.
Al minshuku tento nuovamente di immergermi nella vasca bollente, questa volta però faccio entrare per qualche minuto l'acqua fredda. Con il tubo collegato al rubinetto cerco di raffreddare le parti del corpo che sto immergendo, in modo da abituarmi gradualmente alla temperatura, la tecnica funziona! Una volta dentro il gioco è fatto. Dopo la camminata di oggi ci voleva proprio!
Dopo cena andiamo subito a letto stanchi ma soddisfatti della bella giornata, domani si ritorna verso Osaka.
Le cascate di Nachi
Dopo colazione portiamo i bagagli alla raception e salutiamo i proprietari, la signora si è innamorata delle mie scarpe da trekking, in particolare della chiusura senza lacci!! Lasciamo il minshuku e il marito ci segue per un pezzo lungo il vialetto, ogni volta che mi giro è lì che continua a salutarci, sembra di essere in un cartone animato giapponese!
La prima tappa del viaggio è il santuario Kumano Nachi Taisha, nei pressi del quale c'è una bellissima cascata di 133 metri, la più alta di tutto il Giappone. Lasciamo l'auto nel parcheggio a pagamento e saliamo lungo il percorso chiamato Daimon-zaka, una spettacolare scalinata in pietra che porta fino al complesso principale. Nella parte finale ci sono due giganteschi alberi di cedro ribattezzati "marito e moglie", le cui radici si intrecciano lungo il percorso. In molti si fermano a farsi immortalare fra i due giganti. L'edificio più pittoresco è la pagoda che spesso viene fotografata con la cascata alle sue spalle, anche io non mi lascio sfuggire l'occasione.
Lasciamo questo luogo meraviglioso e continuiamo lungo la strada che costeggia tutta la penisola di Kii. Ci fermiamo nei pressi delle particolare rocce chiamate Hashikui-iwa (橋杭岩), sono una serie di monoliti creati dall'erosione del magma fuoriuscito dalla crosta terrestre e levigato dalle onde del mare. C'è un parcheggio dove lasciare l'auto e un centro visitatori con negozi e ristoranti.
Arriviamo nel tardo pomeriggio all'aeroporto di Osaka Kansai, attraverso lo spettacolare ponte sospeso sul mare, proprio mentre il sole scende all'orizzonte. Consegniamo l'auto presso l'ufficio noleggi e con il treno andiamo al vicino paese di Izumisano, dove avevo prenotato un hotel per la notte (Kansai airport first hotel), qui il sito web.
E' la sera di halloween e per cena scegliamo un pub poco distante dal nostro alloggio, a servire c'è un ragazzo con un cappello peluche a forma di panda e gli occhiali da sole.
Ci sediamo al banco e ordiniamo due piatti di roastbeef e due birre. Entro un ragazzo che si siede al banco vicino a noi, nel mentre racconto al barista del nostro viaggio in Giappone, lodando i giapponesi per la loro ospitalità. Il ragazzo appena entrato mi mostra sul telefono la traduzione di una frase in giapponese "grazie di essere venuti". Beve una birra e prima di uscire passa da noi sempre col telefono "ho pagato tutto". Ci ha pagato tutto il conto!
Non potevamo concludere in modo migliore il nostro viaggio in Giappone, i giapponesi sono un popolo fantastico e molto ospitale, che hanno reso il nostro viaggio indimenticabile.
Hashikui-iwa
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