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Fotografia

TUTORIAL COMPOSIZIONE FOTOGRAFICA

di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2015-05-05

Introduzione

Lo scopo principale di un fotografo è quello di realizzare buone immagini.
Cosa ci serve? Assolutamente una reflex! Un obiettivo luminoso! Un cavalletto in carbonio e un ottimo set di filtri! Corriamo in negozio e... dopo aver speso migliaia di euro, ci rendiamo conto che le nostre fotografie non sono comunque piu "belle" di quelle realizzate con la nostra vecchia compatta.
Certo, una buona attrezzatura permette di realizzare immagini piu nitide, pulite e forse tecnicamente perfette, ma non di realizzare un'immagine artistica: l'impresa piu ardua che si possa chiedere a un fotografo è di scattare fotografie che non siano le solite "cartoline".
Non è importante il mezzo che utilizziamo, se una compatta o una reflex. Il fotografo deve essere abile nell'analizzare di volta in volta la scena, cercando di cogliere i particolari che contano.
Nella vita le cose che vengono ricordate sono quelle che emozionano e stupiscono. Lo stesso vale per le nostre fotografie: per essere ricordate devono essere innovative, creative e fantasiose; devono stupire, meravigliare ed emozionare l'osservatore.
Come possiamo fare per realizzare un'immagine creativa? Semplice, imparare a guardare in modo creativo!
La fotocamera è semplicemente lo strumento che ci permette di mostrare il nostro modo di vedere le cose.
In questo tutorial ho voluto raccogliere le mie esperienze ed alcune idee compositive, tralasciando l'aspetto tecnico della fotografia.
Le immagini che ho inserito sono semplicemente il mio modo di vedere le cose, l'interpretazione che ho dato alla scena in quel momento, non voglio imporre nessuno stile.. spero solo possano esservi utili per stimolare la vostra vena artistica!

Punti di vista

Come detto in precedenza, per realizzare una buona foto è necessario selezionare i particolari che contano.
Dobbiamo analizzare la scena e fare ordine, cercando il modo migliore per rappresentare il pensiero, il messaggio o l'emozione che vogliamo trasmettere.
Ci sono vari metodi per mettere in evidenza un particolare all'interno del fotogramma e ci sono alcuni accorgimenti da tenere in considerazione nel momento in cui, guardando nel mirino, componiamo la nostra immagine.
Di seguito elenchero' quelli che secondo me sono piu significativi al fine di ottenere una fotografia migliore. Ricordatevi che non ci sono regole fisse, ma la regola stessa puo diventare l'eccezione...

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Queste tre immagini sono l'esempio di come puo variare il risultato delle nostre fotografie in base al punto di ripresa che scegliamo. Tutte le tre immagini sono statte realizzate con lo stesso obiettivo, il nikon 50mm 1.4D. La prima è stata scattata in piedi, inquadrando la pianta così come la vedono i nostri occhi stando in piedi, la maggior parte delle volte questa è l'inqudratura che sceglie un fotografo poco esperto. Per realizzare la seconda mi sono messo sopra perpendicolare alla pianta, inquadrando da molto vicino i fiori, questo fantastico obiettivo permette messe a fuoco molto ravvicinate. Infine nella terza mi sono messo praticamente sdraiato a terra, inquadrando il fiore dal basso, come se fossi un piccolo insetto. Questo è l'esempio di come sono importanti i punti di ripresa, non dobbiamo accontentarci di scattare una singola foto al nostro sogggetto, bisogna lavorarlo inquadrandolo in modi differenti; con le fotocamere digitali non abbiamo nemmeno la necessita' di cambiare rullino, possiamo scattare quasi all'infinito a basso costo.

Obiettivi

Possiamo identificare 3 categorie di obiettivi sulla base della lunghezza focale: sotto i 35mm sono i cosidetti "GRANDANGOLARI" , da 35mm a 70mm abbiamo i "NORMALI" e dai 70mm in su ci sono i TELEOBIETTIVI.

Grandangolari

I grandangolari allargano l'angolo di campo, tipicamente da 60° a 110°, arrivando anche ai 180° dei cosidetti fisheye, chiamati cosi' perche' l'inquadratura risulta tonda simile alla visione attraverso l'occhio di un pesce.
Con questi obiettivi gli oggetti in primo piano appaiono molto grandi e quelli lontani molto piccoli, dando un effetto di profondita' alla scena.
Queste lenti sono ideali per le fotografie paesaggistiche perchè permettono di abbracciare ampi spazi, aumentare la profondita' di campo nitido e il senso di distanza fra i vari elementi inquadrati. Gli oggetti in primo piano risultano molto grandi rispetto allo sfondo, questo è un vantaggio compositivo perche' permettono di mettere in evidenza alcuni particolari, coinvolgendo maggiormente l'osservatore. Non dobbiamo comunque limitarci ad utilizzarli esclusivamente nelle fotografie di paesaggio, possono essere utili anche in altre occasioni, ad esempio per effettuare riprese ravvicinate.
Gli obiettivi grandangolari hanno alcuni "difetti" da tenere in considerazione, vi elenco quelli piu significativi:

BANALITA'
Includendo un gran numero di elementi nell'inquadratura aumenta il rischio di scattare fotografie banali, questo perchè alcuni di questi elementi possono distrarre l'attenzione dal vero soggetto.
Occorre prestare attenzione nel momento in cui componiamo l'immagine, prima di scattare bisogna prendere il tempo necessario per analizzare la scena. Un consiglio che mi sento di darvi è quello di inserire un soggetto in primo piano: nelle fotografie di paesaggio questo accorgimento valorizza il senso di profondita' della scena, ancor piu se di un colore in contrasto con lo sfondo. E' importante avere la massima nitidezza in tutta l'immagine, perchè un soggetto sfocato in primo piano balza subito all'occhio dell'osservatore; ne deriva l'utilizzo di diaframmi molto chiusi e tempi d'otturazione lunghi: consigliato l'uso del cavalletto.

LINEE CADENTI
Vi è mai successo di scattare un'immagine a un edificio inquadrandolo dal basso verso l'alto? Se la risposta è affemativa avrete sicuramente notato che le linee dell'edificio tendono a congiungersi vertiginosamente verso l'alto, accentuandosi quanto piu diminuiamo la lunghezza focale.
La conseguenza immediata è che si riduce il senso di maestosita' e verticalita' dell'edificio.
Come possiamo fare per evitare questo inconveniente? Ci sono alcune regole che possiamo seguire:

- Allontanarsi il piu possibile dal soggetto, utilizzando magari un teleobiettivo
- Trovare un punto di ripresa elevato, in modo da avere il piano del sensore/pellicola parallelo al piano dell'edificio.
- Non utilizzare grandangoli troppo spinti
- In alternativa, correggerre il problema con un programma di fotoritocco.

Nonostante il problema delle linee cadenti, non dovremo essere scoraggiati a scattare dal basso verso l'alto. Questo tipo di inquadratura in alcuni casi, ad esempio se si fotografa uno scalatore durante un'arrampicata su una parete di roccia, è utile per accentuare l'emozione di pericolo vissuta dall'alpinista durante la sua difficile impresa, accentuando la verticalita' della parete stessa.

DISTORSIONE
La distorsione è un difetto dell'obiettivo che consiste nella sua incapacita' di riprodurre una linea retta come tale. Il fenomeno si accentua quanto piu diminuiamo la lunghezza focale, ed è dovuto alla proiezione non parallela dei fasci luminosi sul sensore/pellicola. Da non confondere con il fenomeno delle linee cadenti descritto in precedenza, queste dipendono da noi e dal nostro modo di inquadrare, la distorsione invece è un problema intrinseco della lente. Non è semplice da spiegare, cerchero' di farlo in maniera semplice ma approssimativa, perdonatemi ma non voglio soffermarmi troppo sugli aspetti tecnici.
Guardiamo questa immagine:

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Nella figura 1 il fotografo sta riprendendo la casa dal basso verso l'alto, utilizzando un obiettivo grandangolare in grado di rappresentarla nella sua interezza. La parte superiore della casa è lontana rispetto alla fotocamera e verra' quindi distorta. In maniera inferiore verrà distorta la parte bassa della casa, mentre la parte centrale rimarrà intatta. Lo stesso effetto si avra' anche sulle pareti laterali. Otterremo un'immagine simile a questa:

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La figura 2 invece rappresenta l'inquadratura mediante un teleobiettivo. In questo caso i raggi entrerebbero nella fotocamera in maniera quasi parallela ed equidistante dal soggetto; rendendo la distorsione praticamente inesistente. Ovviamente non riusciremo a inquadrare tutto l'edificio ma solamente una parte di esso.

Come detto in precendenza la distorsione si accentua quanto piu riduciamo la lunghezza focale; il consiglio è quindi di scegliere grandangolari non troppo spinti, i quali sono spesso riservati alla ripresa di soggetti inanimati.
Ultimamente le case costruttrici mettono a disposizione grandangolari spinti a bassa distorsione, a prezzi comunque non proprio accessibili. Personalmente ho trovato un ottimo compromesso a buon rapporto qualita'/prezzo con il Sigma 10-20.
Con l'era digitale e l'arrivo di software di fotoritocco sempre piu potenti, possiamo comunque correggere la distorsione durante la fase di post produzione con una piccola perdita di qualita' nell'immagine.


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[Passo Publino, Orobie Bergamasche - Nikon D50, Sigma 10-20 @ 12mm, f16 1/500]
Questa immagine è un autoscatto, fatto a inizio Maggio 2008, mi trovavo al Bivacco Pedrinelli presso il passo del Publino sulle Orobie Bergamasche. E' stata una camminata dura a causa della neve ancora fresca e abbondante, ma la giornata era splendida e ne è valsa la pena. Ho preso una sedia nel rifugio, vi ho appoggiato sopra la macchina e mi sono messo in posizione. Ero a circa 5 metri dalla sedia, ma a riprova di quanto detto in precedenza, il grandangolare crea un senso di distanza fra gli elementi inquadrati. Il bivacco in primo piano accentua l'effetto di profondità della scena e una persona (in questo caso io) serve per avere un senso di scala, di dimensioni, facendoci capire quanto vasto era il paesaggio e l'inquadratura stessa.

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[Isola di Murano, Venezia - Nikon D50, Sigma 10-20 @ 10mm, f20 1/160]
Ero a Murano, lungo uno dei tipici canali veneziani, la giornata era limpidissima e il sole abbagliava parecchio. Ho voluto ricreare la stessa stuazione scattando con il grandangolo in controluce. Per fare questo tipo di foto è necessario che il cielo sia limpido e quindi che il sole non sia coperto da nuvole o foschia; utilizzare un obiettivo grandangolare, chiudere tantissimo il diaframma e misurare l'esposizione manualmente. In controluce l'esposimetro viene ingannato dalla forte luce del sole e sottoespone di parecchio la lettura; è necessario quindi misurarla manualmente, in spot, oppure utilizzare la regola del 16 (f16 - 1/125).Eventualmente è possibile utilizzare il flash o un pannello riflettente per compensare la differenza di luminosita', soprattuto se si ha un soggetto in primo piano.


Normali

Gli obiettivi "NORMALI" sono quelli che si avvicinano alla prospettiva percepita dall'occhio umano: per le reflex tradizionali è considerata 50mm, per le digitali che hanno un sensore piu piccolo della pellicola, è invece 35mm. L'angolo di campo è compreso indicativamente tra 40° e 60°.
Anche se inizialmente possono sembrare i meno interessanti, perchè poco divertenti rispetto a un grandangolare o a un teleobiettivo, questi obiettivi a mio avviso non possono mancare nel corredo di un fotografo.
Il nikon 50mm 1.4 è uno dei miei obiettivi preferiti e uno dei migliori della famiglia nikon, con un ottimo rapporto qualita prezzo. Utilizzando questa lente a focale fissa mi sono reso conto dell'importanza di muoversi intorno al soggetto; due semplici passi possono cambiare drasticamente la composizione della nostra immagine: avvicinarsi al soggetto riempiendo con esso il fotogramma è essenziale per eliminare gli elementi inutili e migliorare la composizione del nostro scatto.

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[Venezia, Piazza San Marco - Nikon D50, Nikon 50 1.4d, f10 1/160]
Ero in cima al campanile di piazza San Marco a Venezia, con montato il 50mm ho cercato di trovare qualche soggetto particolare. Guardando giu verso la piazza, ho notato l'ombra delle persone e dei piccioni proiettata per terra, causata dal sole che stava quasi tramontando. L'effetto è molto interessante, sarebbe stato ancora meglio se mi fossi trovato perpendicolare alle persone, in modo da inquadrare solo l'ombra.. ma avrei avuto bisogno di un aereo :)


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[Portovenere (GE) - Nikon D50, Nikon 50 1.4d, f1.4 1/500]
Mi trovato nella chiesa di Portovenere al matrimonio di amici, la pioggia ha costretto tutti ad entrare in chiesa in attesa della sposa. Mentre il mio amico era sull'uscio ho scattato questa foto, sempre con il 50mm, esponendo per la luce esterna in modo da creare una silhouette con il suo corpo. Ho focheggiato sul mazzo di fiori e ho impostato un diaframma molto aperto per sfocare lo sfondo e creare un effetto "flou". In post Produzione ho convertito in bianconero lasciando colorato il mazzo di fiori, per accentuare il motivo dell'attesa


Teleobiettivi

Con i TELEOBIETTIVI l'angolo di campo varia circa tra i 20° fino a 5° o inferiori in casi estremi. Viene inquadrata una porzione piu piccola dell'immagine e la prospettiva viene compressa: gli oggetti in primo piano sono poco piu grandi di quelli sullo sfondo.
A differenza del grandangolare dove venivano inquadrati innumerevoli elementi della scena, con il teleobiettivo andiamo a estrarre solo alcuni di questi elementi, restituendoli all'osservatore in tutta la loro "pienezza".
Il primo vantaggio lampante è quello di riuscire a scattare fotografie a soggetti lontani, magari apparentemente invisibili, come un uccello nel cielo o uno scoiattolo nascosto fra i rami di un albero.
Questi obiettivi sono quindi indicati per la fotografia naturalistica, sportiva e di reportage; permettono di scattare in tutta tranquillita' senza disturbare la preda. Offrono inoltre la possibilita', grazie al ridotto angolo di campo, di eliminare gli elementi di disturbo e ottenere un maggiore effetto sfocato dello sfondo.
Bisogna tenere in considerazione il fatto che, quanto piu aumentiamo la lunghezza focale, aumenta il rischio di mosso: un piccola vibrazione puo compromettere la nitidezza della nostra immagine. E' necessario quindi scattare con molta luce e utilizzare un buon treppiede.
La tecnologia ultimamente ha fatto passi da gigante a riguardo, introducendo lo stabilizzatore ottico anche su obiettivi semi-pro; il rischio di mosso si riduce parecchio, dandoci la possibilita' di realizzare immagini nitide anche a mano libera.

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[Val Sambuzza, Carona (BG) - Nikon D50, Nikon 80-200 2.8d, f6.3 1/320]
Sono appassionato di montagna e vado spesso a camminare, bisogna ammettere che la marmotta è fra gli animali piu simpatici che si possono incontrare in quei luoghi. Essendo animali molto diffidenti non è semplice avvicinarsi, oltre che di un teleobiettivo è necessario munirsi anche di molta pazienza. Quel giorno mi sono appostato a circa 6 metri dalla tana, ho agganciato l'obiettivo al cavalletto e l'ho messo sopra una grossa roccia, sotto la quale mi nascondevo in attesa che uscissero allo scoperto. Risalendo molto lentamento le marmotte non si spaventavano e cosi potevo riprenderle. Con un tele è possibile riempiere il fotogramma con il nostro soggetto, in modo che l'osservatore sia piu appagato nel guardare l'immagine. Ho scelto l'orientamento orizzontale perchè volevo includere anche le rocce, che identificano la tipologia dell'ambiente nel quale vivono


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[Brembate Sopra (BG), Apicoltura DolceBottino.it - Nikon D50, Nikon 80-200 2.8d, f4 1/400]
C'è una coppia di amici che possiede alcune arnie di api e mi proposi per andare a scattare qualche foto durante le operazioni di routine. Non avevo alcuna protezione ma, grazie al teleobiettivo, potevo mantenermi a una distanza non troppo pericolosa e riprendere i dettagli della scena


La regola dei terzi

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