Informazioni Percorso
LOCALITA' DI PARTENZA: FIUMENERO (BG)
ORE: 5h la salita, 4h la discesa
DISLIVELLO: Circa 2300mt
LUNGHEZZA PERCORSO (A/R): circa 20Km
DIFFICOLTA: Alpinismo Facile, Obb. Ramponi, Piccozza e Caschetto
ACQUA SUL PERCORSO: Si, ovunque.
Escursione effettuata il 25 Giugno 2011, immagini inserite secondo l'ordine cronologico di scatto.
Introduzione
Salita alla seconda cima piu alta delle Orobie Bergamasche, il Pizzo Redorta. Salita lunga e faticosa che, volendo, si puo separare in 2 giorni pernottando al rifugio Brunone.
Mappa indicativa, clicca qui per ingrandire
Itinerario
Salita al Rifugio Brunone da Fiumenero
Parcheggiata l'auto in zona cimitero a Fiumenero, si prende il segnavia 227 che inizia come careggiata per diventare sentiero inoltrandosi nel fitto bosco. Il percorso prosegue sempre tenendo sulla destra il fiume e in poco tempo si raggiunge il pianoro erboso "Campiol", con la scritta "Attenzione Cavalli" sopra un masso.
Si passa sulla sponda opposta del fiume attraversando un ponticello di legno, si segue sempre il sentiero che sale finora senza difficoltà. Proseguendo, la salita comincia a diventare piu faticosa alternando tratti ripidi con alcuni pianeggianti, fino ad arrivare ai Piani dell'Aser , ai piedi appunto della Valle omonima. Sulla sinistra si vedono il passo di Valsecca e le inconfondibili piramidi di Diavolino e Diavolo, guardando in alto si scorge il rifugio distante ancora 1 ora di cammino.
Qui comincia il tratto pu faticoso prima del rifugio, un vero e proprio calvario (soprattutto al ritorno), per poi concedersi una meritata pausa con the caldo al Rifugio Antonio Baroni al Brunone (mt. 2295 2h30m circa dalla partenza)
Dal Rifugio alla Vedretta di Scais
Dal rifugio si prosegue lungo il sentiero che conduce al Rifugio Coca, per poi svoltare a sinistra all'indicazione "Pizzo Redorta" su un masso.
La neve ancora abbondante nonostante il periodo (fine giugno), copre buona parte dei ghiaioni e quindi anche il sentiero, bisogna tenere indicativamente la sinistra.
Si continua tenendo la sinistra e si sale aiutandosi con le mani lungo un canalino pietroso, reso insidioso dall'umidità e dalla roccia friabile, senza grosse difficoltà si raggiunge poi la base del ghiacciaio, la Vedretta di Scais.
Vetta Pizzo Redorta
Si prosegue sul ghiacciaio aiutandosi con la piccozza, puntando l'evidente Bocchetta di Scais, ma prima di raggiungerla si prende il canale nevoso che sale sulla destra (max 50°). Senza particolari difficolta, ma facendo sempre molta attenzione, si arriva alla fine del canale che si ricollega alla cresta nord che sale dalla Bocchetta.
Si prosegue a destra lungo la cresta, nel mio caso ancora coperta di neve, fino a raggiungere la croce di vetta del Pizzo Redorta (3038mt ore 9.30 circa, quasi 5h dalla partenza)
Ritorno al Rifugio e Fiumenero
Percorrendo il medesimo percorso dell'andata e facendo molta attenzione, si torna sulla Vedretta di Scais e poi si scende fino al Rifugio Brunone; dopo una meritata pausa pranzo, si torna a Fiumenero.
Alternative di Salita
Se le condizioni sono buone è possibile salire (o scendere) anche dal versante opposto S lungo il cosidetto "Canalone".
Un'alternativa della via normale è arrivare fino alla Bocchetta di Scais e salire lunga la cresta nord, quest'ultima è pero' parecchio sconnessa e consiglio di utilizzare la via descritta nell'itinerario. Di seguito alcune immagini del tratto iniziale della cresta nord, tratte da una precedente escursione.
Inizio della cresta nord, dalla Bocchetta di Scais, poi uno sguardo verso il basso..
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