Informazioni Percorso
LOCALITA' DI PARTENZA: VALBONDIONE (BG)
ORE: 5h la salita, 3,30h la discesa
DISLIVELLO: Circa 2000mt
LUNGHEZZA PERCORSO (A/R): circa 15Km
DIFFICOLTA: Alpinismo Facile (passaggi I e II°)
ACQUA SUL PERCORSO: Fino al Lago di Coca.
Escursione effettuata il 18 Agosto 2012, immagini inserite secondo l'ordine cronologico di scatto.
Introduzione
Itinerario di salita alla 5a cima in ordine di altezza delle orobie bergamasche, il Pizzo Porola. Ambiente selvaggio e severo per via della natura della roccia, l'instabilità regna sovrana! Dopo il tentativo dello scorso anno andato a vuoto a causa del maltempo, quest'anno tutto perfetto, salita in compagnia di : Francesco Casati, Claudio La Rosa e Marco Moratti.
Mappa indicativa, clicca qui per ingrandire
Itinerario
Salita al Rifugio Coca
Partenza alle 7 dalla Località Grumetti di Valbondione insieme a Francesco e Marco, per l'itinerario rifarsi a quello del Pizzo Coca, abbiamo raggiunto in circa 1h30min Claudio che ci aspettava al rifugio per una breve pausa di ristoro. Il clima era caldo e afoso nonostante l'altitudine, cielo limpido e ancora parecchia strada da fare per raggiungere la vetta, ma per fortuna il bello non è la cima ma tutto quello che ci sta in mezzo! Dopo una breve pausa/colazione ci mettiamo subito in cammino in direzione Passo di Coca.
Sentiero fino al Passo Coca
Dal lago si prende il segnavia 325 che porta al Passo di Coca, incastonato fra le creste che portano al Pizzo Porola (sx) e al Dente di Coca (dx). La salita è ripida e faticosa soprattutto per la franosità del sentiero che attraversa tutta la pietraia. L'idea iniziare era di prendere il canale che parte sulla sinistra poco prima del passo, in modo da tagliare parte della cresta e di non scendere sulla vedretta del lupo; arrivati al passo optiamo invece per scendere sulla vedretta, di cui resta ormai veramente poco!
Salendo verso il passo
In cresta fino alla vetta
Dal passo siamo scesi sulla Vedretta del Lupo e l'abbiamo percorsa per pochi metri tenendo il bordo della stessa (utili i ramponi se ghiacciata), sino a prendere il primo canalone che si trova sulla sinistra. Quest'ultimo si ricongiunge con la cresta che parte dal Passo di Coca e l'abbiamo percorsa fedelmente sempre tenendo il filo, senza grosse difficoltà su roccia abbastanza buona. In alcuni punti è necessario fare attenzione nel superare qualche placchetta sul I°/II° , cercando e controllando bene ogni appiglio.
Piu avanti la cresta si allarga e si apre un vallone detritico proprio sotto la vetta, qualche omino aiuta ad individuare il percorso migliore: un canalino che aggira la piramide del pizzo sul versante NW fino ad arrivare ad una sella. La roccia è veramente marcia e frana praticamente ogni sasso, bisogna fare molta attenzione nell'affrontare questo tratto, soprattutto se ci sono altre persone che ci seguono! E' inutile dire che il caschetto è obbligatorio!
Dalla sella è possibile vedere la vetta e la si raggiunge da W seguendo gli sporadici omini e individuando man mano il percorso migliore, anche in questo tratto la roccia è instabile e data l'esposizione : FBL (fa balà l'occ!)
Vetta raggiunta!
Ritorno al Rifugio Coca
Il ritorno si effettua lungo il medesimo percorso dell'andata, facendo molta attenzione nei punti esposti e dove la roccia frana (ovunque!). La via non è segnata se non da qualche omino, con il brutto tempo è altamente sconsigliato percorrere questo tratto!
La massima della giornata è stata: Chi ha coniato l'espressione "solido come una roccia" non è mai stato sul Pizzo Porola!! Salita faticosa ma appagante,ottima compagnia e paesaggi unici! Grazie a Claudio,Francesco e Marco per aver condiviso l'avventura!
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