Introduzione
Lo scorso maggio (2013) con un amico ho trascorso un weekend nella provincia dell'Ogliastra in Sardegna , abbiamo scelto quella zona perchè oltre al mare, offre anche numerosi sentieri escursionistici, fra i quali il famoso "Selvaggio Blu". Quest'ultimo è un impegnativo trekking di 50km da percorrere in più giorni, che tra Cale e mulattiere partendo da Pedra Longa arriva sino a Cala Sisine.
Noi abbiamo percorso in autonomia solo alcune semplici tappe, altrimenti è necessario rivolgersi a una guida locale, in quanto è difficile orientarsi e inoltre non c'è acqua.
Link Utili
Interessato al trekking Selvaggio Blu?
COOPERATIVA GOLORITZE
Cooperativa di guide locali che organizza escusioni, arrampicate e ovviamente il trekking selvaggio blu. E' inoltre un rifugio dove poter dormire e mangiare, lo consiglio vivamente!
Dove Dormire
Per l'alloggio noi abbiamo scelto di affittare un appartamento tramite il sito homeaway.it , potete trovare diverse soluzioni in base alle vostre esigenze. Il paese in cui dormivamo era Santa Maria Navarrese , scelto per la posizione comoda vicino ai sentieri per le spiagge di Baunei e perchè è una bella località di mare dotata di tutti i servizi. Sui siti indicati in precedenza potete trovare anche altre strutture, dagli agriturismi ai B&B.
Itinerario
1° Giorno: Arrivo a Santa Maria Navarrese
Siamo arrivati a Cagliari con un volo Ryanair e abbiamo ritirato l'auto noleggiata tramite il sito di AutoEurope , che spesso utilizzo. (A questo link trovi un mio articolo con qualche consiglio/informazione generale sul noleggio auto.)
Imboccata la SS125 siamo arrivati a S. Maria in un paio d'ore, ad aspettarci c'era il proprietario dell'appartamento per la consegna delle chiavi. Scaricati i bagagli siamo andati subito alla ricerca di un posto dove riempire lo stomaco e abbiamo scelto il ristorante "lungomare" vicino al porto. Il pranzo era discreto consumato con una bella vista sul mare, il proprietario è stato molto gentile, come in generale tutta la gente che abbiamo incontrato in queste zone.
Per aiutare la digestione abbiamo fatto una passeggiata fino a Pedra Longa , un obelisco di roccia alto 120 metri che sbuca dal mare. Il sentiero parte poco lontano dal centro del paese, nei pressi dell'Ostello Bellavista, si attraversa un piccolo cancello di legno (da richiudere una volta passati) e in circa 1h 30 minuti si raggiunge Pedra Longa, 4,5Km dalla partenza.
Questo percorso è un assaggio di quello che il "Selvaggio Blu" di Baunei ha da offrire, sentieri nel verde selvaggio fra corbezzoli e ginepri, rocce a picco sul mare e piccole calette bagnate da un'acqua dal colore blu intenso .
Per la cena abbiamo scelto di mangiare una pizza al ristorante "il pozzo", posto carino e pizza buona.
Macchia Mediterranea del Supramonte
2° Giorno: Altopiano del Golgo e Cala Goloritze
Dopo aver fatto colazione siamo partiti in direzione Baunei, per raggiungere l'altopiano del Golgo da dove partono numerosi sentieri escursionistici. E' una selvaggia vallata di origine basaltica racchiusa da una serie di bastionate calcaree, ricoperta da una fitta vegetazione di lecci, ginepri e macchia mediterranea.
Per raggiungere il Golgo si prende la strada che dal centro di Baunei sale in direzione "San Pietro Golgo". Dopo una serie di tornanti si raggiunge il "Supramonte" ; la strada segue la vecchia Bia Maore (la Strada Principale), si insinua in un bosco di lecci secolari e dopo circa 7 km si arriva all'altopiano.
L'obiettivo della giornata era andare a Cala Goloritzè, prendendo il sentiero che parte nei pressi del Bar "Su Porteddu". Per raggiungere quest'ultimo si lascia la strada asfaltata descritta in precedenza e si svolta a destra all'indicazione "cala goloritzè", fino ad arrivare al Bar in cui si può lasciare l'auto nel parcheggio a pagamento (4euro al giorno).
Il sentiero è abbastanza semplice e ben tenuto, si raggiunge la spiaggia in circa 1h20 minuti,
è meglio utilizzare delle scarpe da trekking e sono da evitare ciabatte e infradito. Non c'è acqua quindi bisogno munirsi di viveri prima della partenza.
La prima cosa che si nota nei pressi del mare è la famosa Aguglia di Goloritzè, un obelisco di calcare alto 147 metri, meta di moltissimi climbers che ripercorrono i passi (o le dita) dei primi salitori : il grande Maurizio Zanolla "Manolo" e Alessandro Gogna nel 1981 con la via "Sinfonia dei Mulini a Vento". La spiaggia è meravigliosa, una fra le più belle in Sardegna a mio parere, l'acqua è di colore blu intenso ed è inserita in un ambiente selvaggio e incontaminato. Essendo molto piccola conviene visitarla in primavera, inoltre senza l'afa estiva si cammina molto meglio.
Siamo tornati al Bar Su Porteddu nel tardo pomeriggio dove ci siamo fermati a bere qualche birra in attesa dell'ora di cena. Abbiamo poi fatto una visita alla chiesa di San Pietro, nei pressi della quale si trova anche il monumento naturale "Su Sterru", che è una voragine che si apre nell'altopiano, ritenuta fra le più profonde fra quelle a singola campata in Europa.
Arrivati alla Cooperativa abbiamo conosciuto Antonio Cabras, esperta guida del posto, che ci ha consigliato di fare un giro alla famosa "faccia litica" o gigante del monte Tumbulu, una roccia molto particolare che ha l'aspetto di un viso, proprio nei pressi della struttura.
La cena è stata ottima: antipasto misto, culurgiones , malloreddus e maialetto arrosto, il tutto accompagnato da un buon vino rosso.
Cala Luna
Il giorno seguente abbiamo deciso di andare a Cala Luna, percorrendo il sentiero che parte da Cala Fuili. In Auto abbiamo imboccato la SS125 che da Baunei porta a Dorgali, passando attraverso il territorio del Supramonte detto "montano", in quanto quel tratto di strada entra maggiormente nell'entroterra e permette di ammirare i paesaggi isolati e selvaggi che caratterizzano la zona.
Si valicano alcuni passi e si comincia a scendere di nuovo verso il mare, si vira a destra in direzione Cala Gonone per poi seguire a destra le indicazioni per Cala Fuili dove la strada finisce e si parcheggia l'auto lungo la stessa.
Per trovare l'inizio del sentiero è necessario scendere la scaletta che porta a Cala Fuili, attraversarla e seguire dritto nella la fitta macchina mediterranea, una serie di bolli verdi segnalano il percorso, comunque ben evidente.
Dopo venti minuti di cammino si incontra il bivio che porta alla Grotta del Bue Marino, che volendo si raggiunge in 15 minuti, proseguendo invece dritto il sentiero continua piuttosto pianeggiante e si mantiene sempre fianco mare , anche se per buona parte nascosto dalla fitta vegetazione.
Nei pressi di Cala Luna il percorso scende ripido (Codula di Luna) ma senza creare problemi, è consigliabile comunque utilizzare calzature da trekking. Si arriva al letto asciutto del fiume che bisogna attraversare e continuare in direzione mare, sul lato opposto a quello di arrivo.
Si passa di fianco a un ristorante/bar e superato un ponticello di legno si arriva finalmente a destinazione, dopo circa 2h20 minuti di cammino.
La spiaggia è incantevole, alle spalle si è formato un laghetto circondato di ricca vegetazione, da cui parte un fiume che la attraversa per poi andare a scaricarsi in mare.
La roccia erosa ha formato numerose grotte che si possono visitare a piedi, seguendo la spiaggia in direzione Cala Gonone, molte le vie di arrampicata su tutte le pareti circostanti.
C'è un piccolo porticciolo dove attraccano alcuni gommoni che coprono la tratta cala luna-cala gonone, per chi non volesse farsi il percorso a piedi, il prezzo si aggirava intorno ai 10 euro a corsa.
Essendo domenica la spiaggia era frequentata ma non affollata, sicuramente il periodo primaverile è il migliore per visitare queste calette, quando ancora non sono invase dal turismo estivo.
Abbiamo ripercorso i nostri passi e siamo tornati alla macchina , dove siamo ripartiti in direzione Santa Maria Navarrese. Lungo la strada che sale verso il Supramonte sono visibili sulla destra le gole di Su Gorropu, un profondo canyon (piu di 500mt) visitabile a piedi lungo un tortuoso percorso di circa 12km.
La sera a cena siamo tornati al Ristorante Lungomare, dove siamo rimasti anche nel dopocena per bere qualche ichnusa in compagnia del proprietario e dei ragazzi del posto.
Cagliari
Il giorno seguente sia ripartiti in direzione Cagliari per prendere l'aereo, facendo tappe in alcune calette, in Costa Rei e poi una rapida visita al bastione in centro città.
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