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GOOGLE ADSENSE E PARTITA IVA

di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2015-10-15

Introduzione

Credo che a tutti gli autori di blog e website sia passato per la testa almeno una volta di inserire la pubblicità nel proprio spazio web. Molti, come me, dedicano parecchio tempo a scrivere articoli, tutorial e reportage fruibili gratuitamente da chiunque. Il tutto ovviamente senza alcun guadagno diretto o indiretto.
Utilizzare strumenti di online advertising come google Adsense, consentirebbe di avere una piccola entrata per coprire almeno le spese di gestione del dominio. Ma come funziona con il fisco?

Adsense e il fisco

Online si leggono pareri discordanti a riguardo, quindi per togliermi ogni dubbio ho contattato l'agenzia delle entrate ed il commercialista: per pubblicare annunci pubblicitari è OBBLIGATORIA la partita IVA. Non fidatevi di chi afferma che fino a 5000€ non è necessario aprirla, è falso. I banner pubblicitari sono considerati un'attività continuativa e non occasionale.
Oltre alla partita iva ed alla scelta del regime fiscale, per chi non è già dipendente è necessario pagare anche i contributi inps (circa 3500€ annui).
Bisogna quindi mettersi l'animo in pace, anche per pochi euro e con i contrinuti già versati, la partita iva è necessaria.

Quanto si guadagna?

Ho fatto qualche test con Adsense e come potete immaginare per guadagnare cifre considerevoli è necessario avere molte visite.
A livello puramente indicativo per guadagnarare 100€ è necessario avere almeno 100.000 visualizzazioni pagina e circa 1000 click su banner. I fattori in gioco sono diversi, ma potete utilizzare questi numeri per farvi un'idea, per capire se vale la pena o meno cimentarsi in questa attività.
Visto il costo di apertura della partita iva e la tassazione, è da escludere la possibilità di utilizzare banner pubblicitari per guadagni di poche centinaia di euro.

Google Adsense guadagni

Adsense e la cookie law

Come se non bastasse la questione partita iva, c'è un altro cavillo burocratico da tenere in considerazione se volete utilizzare Adsense. A giugno sono entrati in vigore i nuovi adempimenti previsti dalla normativa europea sui cookie , fra i quali è necessario notificare al visitatore l'eventuale utilizzo di cookie di profilazione all'interno del sito web.
Il garante della privacy in Italia (solo in Italia!) obbliga inoltre a bloccare in maniera preventiva i cookie di profilazione, finchè l'utente non fornisce il consenso.
Google Adsense utilizza cookie di profilazione, quindi è necessario inserire uno script apposito e modificare quello fornito da google, in modo che il banner appaia solo dopo il consenso.
Molti autori di blog non sanno nemmeno cosa sia un codice javascript. Complimenti al garante per questa ideona.
Questa vignetta riassume perfettamente il mio pensiero:

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