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DIARIO DI VIAGGIO ISOLE LOFOTEN, NORVEGIA

di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2015-10-05

Introduzione

L’idea di visitare le Lofoten mi girava in testa da qualche tempo e si è concretizzata lo scorso agosto (2014), quando con l’amico Ivan abbiamo organizzato il viaggio per il mese di Ottobre. Abbiamo scelto questo mese inanzitutto perchè era l’unico periodo di ferie disponibile, ma anche perchè era possibile avere qualche ora di luce per le escursioni e vedere l’aurora boreale.
Le Isole Lofoten sono un arcipelago nella Norvegia del Nord, hanno una superficie di 1.227 km² e sono caratterizzate da montagne che finiscono a strapiombo sul mare. Si trovano sopra il circolo polare artico al 68° parallelo, ma nonostante ciò il clima è piuttosto mite grazie alla corrente del golfo. La temperatura minima storica è stata di -13°C nel mese di febbraio, mentre la massima di 26°C ad agosto. Data la latitudine, le Lofoten sono interessate dal fenomeno del Sole di mezzanotte e considerate il luogo ideale per l’osservazione delle aurore boreali.

Viaggio effettuato dal 18 al 26 Ottobre 2014

Quando Andare

Teoricamente è possibile visitarle durante tutto l’anno, dipende da quello che uno cerca. Nei mesi estivi il clima è piu mite e si puo assistere al fenomeno del sole di mezzanotte, le strutture turistiche sono tutte attive e l’afflusso di gente è massimo. E’ il periodo ideale per le escursioni in montagna e al mare, essendoci sempre luce è possibile un approccio “timeless”, ci si puo dimenticare dell’orologio: si dorme quando si è stanchi e si mangia quando si ha fame.
Autunno e inverno sono invece ideali per osservare le aurore boreali e per il fenomeno della notte polare: a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre, il Sole non sale mai sopra l'orizzonte e quindi è notte per tutto l'arco della giornata. Bisogna tener presente che Ottobre e Novembre sono i mesi più piovosi, se si è sfortunati il cielo potrebbe essere sempre coperto dalle nuvole, il che rende impossibile vedere l’Aurora.

Come Arrivare

Raggiungere le Lofoten non è semplicissimo, perchè sono molto distanti e bisogno cambiare diversi mezzi di trasporto: c’è da mettere in conto almeno 1 giorno di viaggio. Da Oslo bisogna raggiungere la cittadina di Bodø e poi prendere un aereo o un traghetto per le isole.
Le opzioni che abbiamo valutato sono state le seguenti:
Aereo per Oslo , Aereo per Bodø, Aereo per le Lofoten
Aereo per Oslo , Aereo per Bodø, Traghetto per le Lofoten
Aereo per Oslo, Treni fino a Bodø, Traghetto per le Lofoten
Aereo per Oslo, Treni fino a Bodø, Aereo per le Lofoten

Per la scelta dell’itinerario le variabili erano i costi e i tempi di attesa per le coincidenze. Le prenotazioni le abbiamo fatte 3 mesi prima, questo perchè è possibile trovare i biglietti del treno economici chiamati “minipris” che si esauriscono in breve tempo, soprattutto d’estate.

Viaggio di Andata

Per prima cosa abbiamo prenotato il volo per Oslo Rygge con Ryanair al costo di 55€ a/r che arrivava a destinazione la mattina alle 12. Per raggiungere il centro di Oslo è necessario prendere un bus gratuito fino alla stazione di Rygge e poi un treno.
Abbiamo controllato i voli disponibili per Bodø consultando i siti delle compagnie Widerøe e Norvegian, i costi erano piuttosto elevati e c’era da tenere in considerazione un pernottamento a Bodø, perchè i collegamenti con le isole c’erano solo la mattina (in estate invece sono piu frequenti).
La scelta è ricaduta quindi sui treni: il costo totale del viaggio da Rygge fino a Bodø è stato di 40€ per un totale di 18h con 3 cambi, ultimo dei quali era il treno notturno in partenza da Trondheim, che ci ha permesso di risparmiare sul pernottamento. I treni sono bellissimi e per la notte vengono forniti coperta,cuscini, tappi, mascherina per gli occhi. (piu avanti riporto le informazioni per la prenotazione online)
L’arrivo a destinazione era la mattina successiva alle 9, abbiamo scelto poi un volo Widerøe per Leknes al costo di 55€ in partenza alle 11, il traghetto partiva solo alle 13 e durava 4 ore.. il volo invece solo mezzora.
Il costo totale del viaggio di andata è stato quindi di 122,50€.

La prenotazione dei treni l’abbiamo fatta online tramite il sito NSB, basta solo stampare i biglietti e mostrarli al controllore. I biglietti minipris costano poco perchè valgono solo sulla specifica corsa (giorno e ora) e non è possibile cambiarli. Le credenziali di accesso sul sito possono essere utilizzate per accedere alla wifi gratuita sulle carrozze.
Anche la prenotazione del volo Bodø-Leknes l’abbiamo fatta online sul sito Widerøe, il checkin puo essere fatto in aeroporto utilizzando i totem o gli sportelli.

Viaggio di Ritorno

Per il ritorno abbiamo ripercorso i nostri passi:
Volo Widerøe da Leknes a Bodø, 80€
Treni da Bodø a Oslo Centro (con cambio a Trondheim) , 40€ (minipris)
Treno per Oslo Rygge (il giorno dopo), 20€ (non minipris)
Volo per l’Italia: 27,5€
Totale viaggio di ritorno: 167,5 €

Tutti i prezzi dei voli includono il solo bagaglio a mano + una borsa.

Come Muoversi

Il modo più comodo per girare le isole è noleggiare un’auto. La flessibilità che si ha è assoluta e per chi ama fare fotografie è quasi una scelta obbligata, ci si puo spostare con comodità senza problemi di orario. C’è anche una linea di bus che collega le varie isole ma le corse non sono frequenti, per verificare gli orari controllate il sito di Nordland.

Per il noleggio auto ho cercato online un noleggiatore privato, perchè le multinazionali avis,sixt etc avevano prezzi molto elevati. Ci siamo organizzati tramite email e ho ritirato e consegnato l’auto direttamente all’aeroporto di Leknes. Il costo è stato di circa 50€ (400 NOK) al giorno, ci siamo trovati bene e lo consiglio. Ho notato che alla consegna aveva anche il pos per il pagamento tramite carta di credito, nel caso comunque chiedete conferma prima.
Il mio noleggiatore faceva servizio consegna gratuito sull'aeroporto di Leknes, per altri aeroporti/porti è necessario pagare perchè sono distanti dalla loro sede. Il costo della benzina era simile all’italia (1,6€/l)
I contatti:
lofotenutleiebiler.com
kontakt [at] lofotenutleiebiler.com
/Lofotenutleiebiler

A questo link trovi un mio articolo con qualche consiglio/informazione generale sul noleggio auto.

Dove Dormire

Ci sono diverse tipologie di alloggio: ostelli, hotel e i famosi “Rorbuer”. Il Rorbu è una tipica abitazione palafittica costruita in legno e dipinta tipicamente di rosso utilizzata dai pescatori norvegesi, particolarmente diffusa e caratteristica delle isole Lofoten e delle zone costiere della Norvegia settentrionale. Tradizionalmente erano costruzioni spartane, in tempi più recenti sono state ammodernate con molte comodità, diventando accoglienti ed ambiti alloggi per il crescente numero di turisti che si recano nelle zone artiche.
La zona piu pittoresca delle isole e ricca di queste costruzioni è quella meridionale, diciamo da Leknes in giu, in particolare la zona di Reine.
Il costo del pernottamento varia in base alla posizione e alla tipologia, comunque sia aggira sui 100/120€ per notte, possono essere convenienti per viaggi di gruppo (4 o piu), in modo da dividere la spesa.
Noi abbiamo scelto di dormire in ostello, in camera doppia con ovviamente bagno e cucina in comune. Essendo bassa stagione eravamo praticamente da soli e avevamo tre bagni a la cucina a nostra disposizione! Si trova a Å i Lofoten ultimo paese a sud dell’arcipelago, la struttura è una palafitta in legno che ospita anche il museo dello stoccafisso, la camera era molto accogliente, spaziosa e pulita, con vista eccezionale. Il costo a persona per notte era di circa 30€, incluse lenzuola e federe.
La prenotazione è stata fatta online tramite il sito hihostels

norvegia

Il paese di Reine

Dove Mangiare

Cibi e bevande costano quasi il triplo rispetto all’Italia, per mangiare in un ristorante si spende circa 25/40€ a piatto. I mini market di paese sono abbastanza costosi, conviene recarsi nei supermercati piu grandi o coop. Durante la bassa stagione (ottobre-marzo) quasi tutti i ristoranti e bar sono chiusi, nella zona sud l’unico che abbiamo trovato aperto era a Ramberg.
Nella coop vicino a Reine abbiamo trovato pasta e sughi barilla ad un prezzo simile all’Italia, che abbiamo cucinato poi in ostello, riducendo così le spese per i pasti.
Gli alcolici costano tantissimo anche nei supermercati, la birra in lattina piu economica (e pessima) costava circa 3€, bere una pinta al bar costa intorno alle 11/12€.

Come Vestirsi

La temperatura ad Ottobre non era particolarmente bassa, la minima si aggirava intorno allo zero, se però si alzava il vento, quella percepita scendeva di molto. Sapendo di effettuare anche delle escursioni in montagna ho optato per un abbigliamento piuttosto tecnico “a cipolla”: Giacca a vento impermeabile con cappuccio, pile e micropile, pantaloni da trekking pesanti oppure estivi + calzamaglia, guanti, berretto, scarpe da trekking in goretex.
Nel bagaglio a mano sono riuscito a incastrare tutto per i 9gg di viaggio, eventualmente l’ostello fa servizio lavanderia ad un buon prezzo.

Fotografare l'Aurora Boreale

Il problema principale dal punto di vista fotografico è stato non poter portare il mio cavalletto, con il solo bagaglio a mano mi sono dovuto limitare al “gorillapod SLR-Zoom”, che però non ha niente a che vedere con la stabilità del mio manfrotto 055. Per fotografare l’aurora boreale il treppiede è indispensabile, perchè bisogna fare scatti con esposizione lunghe. Lunghe ma non troppo, meglio non superare i 10 secondi, perchè si muove molto velocemente e rimarrebbe impressa un’area di luce diffusa e sfocata anziche’ le classiche “scie”. Ne risulta quindi che è necessario avere un obiettivo molto luminoso e una reflex in grado di lavorare ad alti ISO senza perdere troppa qualità. Aimè con la mia povera D7000 mi sono dovuto accontentare, ma bisogna avere sempre un motivo per ritornare!!
La domanda più importante è: quando compare l’aurora? Purtroppo non è facile prevedere il comportamento di questo fenomeno, anche se ci sono alcuni siti/app che forniscono dati di previsione, per esperienza diretta vi posso dire che non sono molto attendibili, soprattutto a lungo termine. La cosa importante è che il cielo sia privo di nubi, altrimenti non è possibile ammirarla.
Per il resto bisogna essere fortunati, da quanto ho sentito dalle persone del posto puo verificarsi per giorni di fila e poi non apparire per una settimana...
Io ho scaricato una app per android “Aurora Alert” che fornisce alcune informazioni di carattere tecnico e allerta nel caso di “possibile visibilità” dell’aurora, le previsioni non sono molto attendibili però il dato in tempo reale e storico è veritiero.
Segnalo inoltre questo sito in cui è disponibile una valida previsione a 30 minuti : SWPC

I consigli che posso dare sono i seguenti:

  • Cercate un posto isolato lontano dalle luci e piuttosto “aperto” in cui mettervi, magari restando in auto al caldo in attesa che compaia
  • Procuratevi un cavalletto o un piano di appoggio valido
  • Mettete a fuoco all’infinito e fate qualche scatto di prova fra i 4 e i 12 secondi di esposizione, se l’aurora è piuttosto ferma potete aumentare i secondi
  • Cercate di comporre lo scatto inserendo l’aurora in un contesto, includendo quindi se possibile dei riferimenti in primo piano
  • Scattate in RAW per poter eventualmente recuperare un po l’esposizione
Utilizzate obiettivi grandangolari, ovviamente più luminosi sono meglio è!

A questo link trovi qualche informazione sull'attrezzatura fotografica che uso in viaggio.

Itinerario

Che non sarebbe stato un viaggio “facile” già lo sapevamo, ma mai ci saremmo aspettati una sorpresina due giorni prima della partenza.........Controllando per caso il sito di NSB per info sul funzionamento della wifi, ci siamo accorti che a causa di lavori sulla linea ferroviaria, il treno da Oslo a Trondheim era stato soppresso per il giorno del nostro arrivo , senza alcun mezzo alternativo in sostituzione. PANICO. Tutte le prenotazioni erano abbastanza “incastrate” una con l’altra, un contrattempo del genere rischiava di complicare le cose. Certo che la sfiga ci vede benissimo, pensai. Fortunatamente abbiamo trovato un volo Norvegian da Oslo-Gardermoen a Trondheim (80€), saremmo quindi atterrati in tempo per prendere il treno notturno per Bodø.

1° Giorno - In viaggio verso Bodø

Sveglia alle 7.30 e tutto pronto, si parte! Il primo di una lunga serie di mezzi è stato il passaggio in auto di mia moglie per l’aeroporto, dove alle 9.30 partiva il volo ryanair con destinazione Oslo Rygge.
Atterraggio in orario alle 12 circa, fuori dall’aeroporto c’era il bus navetta gratuito che ogni mezzora porta alla stazione di Rygge; col nostro biglietto minipris potevamo arrivare fino all’altro aeroporto di Oslo Gardermoen, passando per la stazione centrale di Oslo. Eventualmente è possibile acquistare i biglietti del treno sul bus.
I treni norvegesi sono molto belli, niente a che vedere con quelli italiani, c’è il bar, servizi igenici “futuristici”, wifi, pulizia e il controllore verifica sempre il biglietto di ogni nuovo passeggero.
Dopo una visita ai negozi dentro la stazione, abbiamo preso il treno che porta all’aeroporto di Gardermoen, dove abbiamo atteso la partenza del volo Norvegian delle 19. Dopo 1h di viaggio, con tanto di wifi gratuita lungo la tratta (prima compagnia al mondo a offrire il servizio), siamo atterrati a Trondheim alle 20. La cena è stata un panino con salamino piccante in un bar dell’aeroporto, anche se piu che un salamino sembravano fette di plastica! Abbiamo preso poi un altro treno fino alla stazione centrale di Trondheim, la stanchezza iniziava a farsi sentire.
Dopo qualche ora di attesa finalmente alle 23 prendiamo l’ultimo treno, con il quale alle 9 di mattina del giorno successivo saremmo arrivati a Bodø. Dormire in treno non è certo comodo, i sedili si reclinano poco, ma almeno viene fornito un kit con coperta, cuscino gonfiabile, tappi e mascherina per gli occhi.

2° Giorno - Arrivo Sulle Isole Lofoten

Non posso dire di essermi fatto una bella dormita, ma qualche ora sono riuscito a riposarmi.
La mattina mi sono goduto l’alba che illuminava un paesaggio abbastanza brullo e freddo, caratterizzato da montagne innevate e laghi semighiacciati, è la zona del Saltfjellet–Svartisen National Park, abbiamo superato il circolo polare artico.
Tempo di una colazione con caffè americano + waffle e raggiungiamo la stazione di Bodø, ultima fermata a nord della linea ferroviaria norvegese. Il centro abitato era praticamente deserto, sembrava quasi una città fantasma, nessuna auto, pochissime persone. Abbiamo raggiunto l’aeroporto a piedi in 30 minuti, si trova nella zona sud della città a circa 3km dalla stazione.
Stampata la carta d’imbarco tramite i totem automatici che si trovano all’ingresso, siamo saliti alle 11 in perfetto orario sul piccolo aeroplano bielica Widerøe. Partono i motori e.. si fermano! “Causa problema tecnico sarà necessario cambiare aereo”. Noooo! Fortunatamente c’era subito disponibile un altro mezzo e dopo 10 minuti di attesa siamo decollati.
Durante il tragitto si possono ammirare le isole dall’alto, la giornata era limpida e la vista spaziava fino alle coste piu lontane. Con mezzora di ritardo siamo atterrati a Leknes alle 12, dove ci stava aspettando il noleggiatore per la consegna dell’auto.
Finalmente siamo sulle Lofoten!!! Riassumendo: Auto, bus, 4 treni, 3 aerei, per un totale di 28 ore di viaggio!
Ritirato il nostro mezzo, una kia shuma del 2003 (mai sentita) equipaggiata con gomme chiodate, siamo partiti in direzione Å (che si pronuncia O). La temperatura fuori era gradevole, intorno ai 10°C , nonostante fosse mezzogiorno la luce era calda , come se fosse perennemente tramonto.. ed in realtà era così! Le giornate ad Ottobre sono corte e il sole non si alza di molto dall’orizzonte, praticamente sorge e tramonta quasi nello stesso punto.
I paesaggi sono unici e spettacolari, montagne alte che scendono a picco sul mare, spiagge caraibiche, villaggi pittoreschi. La strada principale è una sola (E10), la cui costruzione con una serie di tunnel e ponti stradali, ha permesso di collegare tutte le principali isole dell'arcipelago, rendendole accessibili anche agli autoveicoli. Bisogna fare molta attenzione a rispettare i limiti di velocità, perchè sono molto severi nel far rispettare le regole.
Dopo numerose tappe fotografiche abbiamo raggiunto la reception dell’ostello, che ci ha fornito le chiavi e le lenzola. L’edificio è sul mare, quando dico sul mare intendo proprio sul mare!! E’ infatti una palafitta come le classiche rorbu, ma di dimensioni maggiori. La camera aveva due letti singoli e un piccolo salottino con divano e poltrone dove poter mangiare, la vista dalle finestre era incredibile.

  • Rorbu a Reine

  • Reine

  • Reine

  • Reine

  • Dalla camera dell'ostello

Å i Lofoten è un piccolo villaggio di pescatori, costituito principalmente da rorbu per lo piu ad uso turistico, collegati fra loro da una serie di ponti in legno davvero caratteristici. Ci sono alcuni negozi, il museo dello stoccafisso e del pesce, ma aperti solo d’estate; al nostro arrivo era tutto praticamente deserto.
Lasciati i bagagli in camera siamo andati a visitare Reine, il paese forse piu famoso e fotografato delle Lofoten. E’ un villaggio di pescatori posto su un piccolo promontorio di fianco alla strada principale, caratterizzato dalle classiche rorbu poste al cospetto del monte Olstind, con la sua inconfondibile forma a piramide. Lo scenario è davvero epico, utilizzato come copertina di molte guide turistiche della zona, ed è considerato il paese piu bello della Norvegia del nord.
Essendo domenica l’unico negozio aperto era un fast food/mini market in centro nei pressi del porto, il menu era abbastanza ristretto, la scelta è ricaduta sul classico hamburger con patatine, “bissato” qualche ora piu tardi per cena!
La sera il cielo era perfettamente limpido ed era l’ideale per vedere l’aurora. La prima volta non sai proprio come aspettartela, non sai dove appare, quando, come.. anche fare fotografie non è semplice, perchè è un soggetto completamente nuovo. Qualche bagliore verde all’orizzonte ci ha fatto ben sperare e siamo partiti in macchina all’inseguimento di quelle strane luci; pensando di riuscire a vedere qualcosa di più superate le montagne che avevamo di fronte. Niente. “The aurora hunters” sono tornati a casa a mani vuote. Anche la app e i vari siti davano un livello basso per quella sera, con la coda fra le gambe siamo tornati in ostello, dove finalmente c’era un letto comodo in cui dormire.

3° Giorno - Trekking a Reinebringen e Kvalvika

Ci siamo svegliati all’alba (capirai.. il sole sorgeva alle 8.30) per salire il monte Reinebringen, dal quale si puo godere una bellissima vista su Reine e di tutte le isole vicine. Per colazione ci siamo accontentati di qualche biscotto portato dall’Italia, ma Ivan per sentirsi un vero indigeno, ha sgranocchiato un po di “stoccafisso snack” preso al minimarket, l’odore che si spandeva solamente ad aprire il pacchetto era agghiacciante.
Il sole che sorgeva colorava tutto l’ambiente circostante di rosso, lo scenario che si godeva dal ponte all’ingresso di Reine era spettacolare. E’ proprio al parcheggio del ponte che si lascia l’auto e ci si incammina per il Reinebringen. Si segue la strada principale in direzione Å, nei pressi della galleria si scavalca il guardrail e si prende il sentiero che si sviluppa sulla sinistra della stessa. Il sentiero diventa una stradina asfaltata (che arriva dal lato opposto della galleria), dopo circa 200 metri sull’asfalto si nota una freccia che indica la partenza della salita. Il primo pezzo si sviluppa fra arbusti e piccoli alberi, su terreno reso insidioso da radici e rocce scivolose, soprattutto nei periodi umidi. Non vi sono indicazioni precise ma il percorso è battuto e quindi la via di salita risulta abbastanza evidente.. se c’è luce. Più avanti la pendenza aumenta, aumenta di pari passo con l’aumentare della franosità del sentiero, composto principalmente da roccette; bisogna fare quindi molta attenzione ai sassi che cadono.
Dopo circa 1h20 siamo arrivati in cima, dove tirava un vento freddo fortissimo, ma la vista era davvero incredibile! Dopo una piccola pausa per ammirare il panorama e qualche fotografia, abbiamo iniziato la discesa. Salendo indossavo il solo micropile, facendo movimento ci si scalda, ma una volta arrivati in cima la giacca termica con cappuccio si è rivelata indispensabile per via del vento.

  • Panorama nei pressi dell'ostello

  • Reine all'alba

  • Reine all'alba

  • Reine all'alba

  • Reine all'alba

  • Reine all'alba

  • Reine all'alba

  • Dalla cima del Reinebringen

  • Dalla cima del Reinebringen

  • Dalla cima del Reinebringen

Una volta tornati alla macchina siamo andati al supermercato “Coop” a comprare pane e affettato per il pranzo e fare un po di spesa per i giorni seguenti. I prezzi sono circa il doppio rispetto all’Italia, alcuni prodotti quali ad esempio gli alcolici anche il triplo; abbiamo trovato pasta e sugo al pesto barilla ad un prezzo di poco superiore a quelo italiano.
Dopo esserci goduti il nostro panino in riva al mare, ci siamo spostati in direzione Ramberg per fare il trek alla spiaggia di Kvalvika. Prima di raggiungere il paese si prende il ponte che porta alla frazione Fredvang, si superano le case e si prosegue fino ad un piccolo spazio dove lasciare le auto sulla sinistra, mentre sulla destra un cartello in legno segnala la partenza del sentiero.
Quest’ultimo è ben tenuto e di livello escursionistico, sale dolcemente fino a raggiungere un passo e poi scende fino alla spiaggia, per un totale di circa 2h di cammino. L’ambiente è selvaggio e incontaminato, mi hanno colpito particolarmente gli enormi cuscini di muschio verde che si formano sulle rocce, sono piu comodi di una poltrona da salotto! Il sole di ottobre non riusciva a raggiungere la spiaggia per via delle montagne circostanti, ed inoltre il cielo si stava rannuvolando, non siamo quindi riusciti a goderci a pieno il colore e la trasparenza dell’acqua.
Tornati in ostello ci siamo cucinati la nostra pasta al pesto, saranno state le camminate fatte in giornata, ma mezzo chilo di pasta è sparito in tempo 0! Dopo cena visto che il cielo si era schiarito siamo usciti alla caccia dell’aurora e ci siamo appostati in una zona buia vicino a Reine, dove sono posizionate le rastrelliere per l’essicazione dello stoccafisso. Abbiamo parcheggiato l’auto con il muso puntato in direzione delle luci visto la sera prima, dopo mezzora di attesa di luci neanche l’ombra e il sonno stava prendendo il sopravvento. Forse stavamo guardando nella direzione sbagliata??!
Ad un certo punto mi sono girato per guardare il cielo alle nostre spalle e ho notato uno strano bagliore luminoso nel cielo, siamo scesi dall’auto e dopo qualche minuto è iniziato lo spettacolo! Un susseguirsi di luci verdi in movimenti che comparivano in ogni zona del cielo, creando forme e scie luminose da una parte all’altra dell’orizzonte. Ci siamo spostati in diverse zone per trovarne una particolarmente buia dove fare qualche scatto, non era semplice perchè era molto intensa e si muoveva tantissimo. Dopo un paio d’ore siamo tornati verso l’ostello, dove abbiamo assistito a uno spettacolo incredibile, per pochissimi secondi nel cielo si è formato un vortice di luce verde/rossa che ci ha lasciato a bocca aperta!
Durante la nostra assenza erano arrivati altri ospiti: una coppia coreana che si è fermata una notte, anche loro stavano ammirando lo spettacolo offerto dalle northern lights. Guardando i report online abbiamo scoperto che il fenomeno era particolarmento intenso, livello 6 su 9, quindi possiamo ritenerci molto fortunati!

norvegia
  • Panorama nei pressi di Ramberg

  • Panorama nei pressi di Ramberg

  • Casa patriottica

  • Visuale dalla partenza del sentiero

  • Visuale dalla partenza del sentiero

  • Visuale dalla partenza del sentiero

  • Lungo il sentiero per la spiaggia

  • Aurora Boreale

  • Aurora Boreale

  • Aurora Boreale

  • Aurora Boreale


  • Aurora Boreale

  • Aurora Boreale in movimento

  • Aurora Boreale in movimento

  • Aurora Boreale vicino all'ostello

4° Giorno - Nusfjord

Al nostro risveglio il cielo era prevalentemente coperto, ma già lo sapevamo perchè le previsioni davano tempo in peggioramento per i giorni successivi. Per colazione siamo andati al “Bringen Kaffebar”, un negozietto - snackbar in centro vicino al minimarket, la proprietaria era molto carina e gentile, i dolci erano davvero ottimi. (Spesa per caffe e dolce 130NOK circa 7,5 €.)
Con la pancia piena siamo ripartiti in direzione Nusfjord, uno dei borghi di pescatori più antichi e meglio conservati della Norvegia, sito in una zona particolarmente isolata anche se poco distante da Ramberg. Il paese è stato adibito a museo ed in estate è necessario pagare per visitarlo, quasi tutti i rorbu sono alloggi per turisti e gli abitanti si contano ormai sulla punta delle dita.
Passeggiando fra le vie abbiamo incontrato Michele Sarno, un italiano che da anni risiede nel villaggio, produce gioielli in argento che vende poi nel suo negozio. Durante le presentazioni di rito e “racconti di vita” è saltato fuori che sono un informatico, allora ci ha invitati nel suo laboratorio per farsi dare una controllatina al computer...
Come in ogni laboratorio artistico che si rispetti regna il caos assoluto: strumenti, materiale, disegni e bozze ovunque. Ci ha mostrato i suoi lavori, alcuni dei quali realizzati con materiale trovato in spiaggia: vetro, metalli e persino pezzi di stoviglie marchiate con la svastica nazista, come fossero arrivate sulla spiaggia di Nusfjord non si sa.
Dopo 2 ore di smanettamenti al pc, caffe, racconti e progetti di modifiche alla casa, abbiamo lasciato il paese.. ed una cosa l’ho imparata: mai rivelare di essere informatici. Una risposta valida potrebbe essere il salumiere, a meno che vi portiate un prosciutto nello zaino, è difficile che qualcuno vi chieda di affettare qualcosa. Scherzi a parte, è stata una giornata alternativa e divertente.
Una volta a Ramberg ci siamo fermati al ristornate “ramberg-gjestegard” che offre anche servizio di pernottamento, dove abbiamo mangiato un piatto misto della cucina norvegese: vari tipi di salmone, lingue di merluzzo, gamberi e balena. Quest’ultima era carne affumicata e servita come un carpaccio, dal colore viola scuro, era piuttosto grassa e a mio avviso non particolarmente buona.
In tarda serata siamo ritornati in ostello, per la cena ci siamo cucinati una pessima pasta al tonno, abbiamo preso per sbaglio una salsa di pomodoro aromatizzata con non so quali spezie.. orribile. La serata ci ha regalato ancora un’aurora boreale, anche se di intensità inferiore rispetto alla precedente ed inoltre il cielo era parzialmente coperto. Ho passato il tempo a inseguirla correndo dentro e fuori dalla camera, non voleva farsi fotografare.

  • Rorbu ad Å

  • Rorbu ad Å

  • Rorbu ad Å

  • Rorbu a Reine

  • Spiaggia di Ramberg

  • Spiaggia di Ramberg

  • Nusfjord

  • Strada nei pressi di Ramberg

  • Il pranzo tipico

  • Profili al tramonto

  • Rorbu a Reine

  • Rorbu a Reine

  • Le caratteristiche boe di vetro

  • Strada per Nusfjord

  • Michele Sarno

  • Michele Sarno

  • Strada per Nusfjord

5° Giorno - Leknes, Museo Vikingo, Henningsvær

Lasciato Å i Lofoten siamo partiti verso il nord delle isole, dove per le notti successive siamo stati ospiti da un amico italiano che vive e lavora a Svolvær. Il cielo era completamente coperto, il vento era fortissimo e iniziava a piovere.
Dopo una rapida tappa colazione a Leknes, siamo andati a visitare il Museo Vichingo a Bøstad, che fortunatamente apriva proprio il mercoledì. L’attuale edificio a forma di nave rovesciata è costruito sui resti di una casa dell’epoca vichinga, la piu grande e importante mai ritrovata. Nella struttura si trovano una sala banchetti, una zona di soggiorno e un'esposizione. Seguendo i sentieri nella zona esterna, con una breve camminata si arriva al mare, dove si puo ammirare una riproduzione della nave di Gokstad, durante l’estate vengono organizzati diverse attività, interessanti soprattutto per i bambini. Per pranzo ci siamo fermati al ristorante dell’ufficio turistico che si trova sulla strada principale, a circa metà strada tra Leknes e Svolvær, dove abbiamo mangiato un’ottimo e abbondante piatto di agnello con patate e filetto di merluzzo fritto. (prezzo 25€ acqua e caffe inclusi). La fermata successiva è stata a Henningsvær, una delle più rinomate località turistiche delle Isole, è un piccolo porto costruito su un gruppo di isolotti ai piedi di una falesia a strapiombo sul mare; molto bello da vedere soprattutto dall’alto, lungo uno dei numerosi percorsi di trekking sulle montagne vicine. La pioggia si è trasformata in neve e siamo andati a casa a lasciare i bagagli.
Per la cena siamo andati tutti insieme in un ristorante a Svolvær, dove mi sono gustato un ottimo filetto di renna con i mirtilli, il sapore è ovviamente selvatico simile al cervo, il locale era molto particolare, arredato in stile rustico. (Prezzo circa 40€ a piatto).

  • Spiagge salendo a Nord

  • Museo Vichingo

  • Museo Vichingo

  • Agnello per pranzo

  • Strada per Svolvær

  • Henningsvær

  • Henningsvær

  • Henningsvær

  • Nevica

6° Giorno - Kabelvåg, Svolvær

Al nostro risveglio la neve caduta nella notte aveva coperto tutto le montagne circostanti, creando una suggestiva atmosfera artica. Nella zona nord delle isole gli spazi sono più ampi rispetto al sud, caratterizzati da grandi vallate e montagne imponenti.
La mattina l’abbiamo passata a fare una visita alla cittadina di Kabelvag, passaggiare sul molo con il vento gelido che soffiava e stata un’impresa! Nel pomeriggio abbiamo fatto una semplice passeggiata intorno al lago Kongsvatnet vicino al centro di Svolvær, piovigginava e con la neve appena caduta non c’era possibilità di fare escursioni in quota.
La sera siamo andati al “Magic Ice”, un piccolo museo di sculture di ghiaccio nei pressi del porto, alcune creazioni sono davvero ben fatte e meritano di essere viste. Si viene equipaggiati con mantelli termici e all’interno viene servito del vino nei bicchieri di ghiaccio.

  • Panorama dalla casa

  • Kabelvag

  • Kabelvag

  • Svolvaergeita

  • Skrova

  • Svolvaergeita

  • Skrova

  • Le rastrelliere per essicare il merluzzo

  • Le rastrelliere per essicare il merluzzo

  • Magic Ice

7° e 8° Giorno - Ritorno a Oslo

Ultime ore sulle isole, alle 11 dopo aver riconsegnato l’auto all’aeroporto di Leknes, abbiamo preso il nostro aereo per Bodø che ci ha riportati sulla terra ferma. Rispetto al giorno del nostro arrivo la cittadina pullulava di vita, traffico di automobili e persone, negozi e attività in pieno fermento. Il centro non offre grandi attrazioni, quindi dopo qualche giro per le vie, sul porto, tappe nei vari bar e centri commerciali, ci siamo messi in attesa del nostro treno notturno per Trondheim delle 21:10. In stazione, come anche all’ufficio turistico in centro, ci sono gli armadietti per il deposito bagagli, utili nel caso in cui si voglia girare piu comodamente.
Il treno è arrivato puntuale a destinazione alle 7:50 del mattino, dopo una breve attesa abbiamo preso la coincidenza per Oslo delle 8:20, che in 7 ore ci ha portati nella capitale. Lungo il tragitto si possono ammirare i classici paesaggi norvegesi, dalle montagne innevati ai grandi laghi, passando per Lillehammer città nota soprattutto per aver ospitato le olimpiadi del '94.
Per la notte avevamo prenotato tramite booking una stanza all’hotel Citybox (80€), struttura recente e molto bella vicino alla stazione, comodissima come base per visitare il centro. Abbandonate le valige siamo subito andati a fare un giro turistico, passando per il porto, la fortezza e il palazzo reale, classiche mete turistiche della città.

norvegia

La famosa nave Hurtigruten

9° Giorno - Oslo e Partenza

Abbiamo concluso la nostra visita ad Oslo con la National Gallery, approfittando del fatto che la domenica l’ingresso è gratuito, espone opere di grandi artisti e una delle quattro copie del famoso urlo di Munch.
Dopo un altro giro per il centro abbiamo preso il treno per Rygge, dove ci aspettava il volo ryanair che ci ha riportati in Italia.
Viaggio reso indimenticabile soprattutto dai paesaggi unici delle Lofoten, dall’ospitalità delle persone e dal primo incontro con l’aurora boreale. Ah, ricordate il treno annullato dell’andata? Il costo del biglietto aereo ci è stato rimborsato completamente da NSB dopo la nostra richiesta di rimborso fatta online, nonostante il minipris non fosse rimborsabile, tanto di cappello ai trasporti norvegesi.

  • La via centrale di Oslo

  • Il palazzo reale

  • I giardini del palazzo

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